Tina acronimo di “there is no alternative”, felice slogan della Thatcher lanciato agli inizi degli anni 80 del secolo scorso come riscossa delle classi dominanti all’offensiva del movimento popolare che invocava giustizia sociale e eguaglianza di diritti, è diventato patrimonio, oggi, di tutto il sistema politico dell’Unione Europea e del nostro Paese.
Non c’è alternativa a continuare la guerra scatenata dalla Russia neozarista contro l’Ucraina colpevole di ricercare una propria vita autonoma nel contesto mondiale, anche con metodi di gestione del suo essere Stato che sono allineati alle “democrature” dei Paesi dell’Est Europa, Orban in testa. La guerra deve continuare, parole della Presidente della Commissione Ue, anche dirottando i Fondi di aiuto sociale europei verso i produttori di armi, deve continuare verso obiettivi oscuri a danno di milioni di donne e uomini, che in Ucraina, in Russia, in Europa, sono stati privati della loro rappresentanza da sistemi democratici impregnati di autoritarismo a guida dei ceti sociali che vedono nel proprio arricchimento l’orizzonte sociale.
E’ il dispiegarsi del neoliberismo a guida anglosassone che vede nella missione “civilizzatrice” la supremazia bianca sull’intero pianeta.
Tina impone le sue regole alla sinistra; siete eredi di una idea disumana, il comunismo sovietico, o vi adeguate o siete nemici della libertà decisa e organizzata dai ceti sociali vincenti che fondano sulle diseguaglianze la loro spinta egemonica.
La Sinistra si è adeguata; dal 1989 ha fatto i compiti a casa, ha cancellato il suo passato di cieco allineamento al paese guida e nello stesso tempo ha cancellato anche quella ricerca politica, interna alla sinistra, di rottura con l’allineamento al paese guida mettendo al centro della propria ricerca il metodo marxiano dell’interpretazione dello scontro sociale teso alla liberazione dal lavoro e dall’alienazione delle donne e gli uomini del pianeta.
La Sinistra ha tentato un patto con Tina; tu guidi sulla strada del accumulazione di ricchezza, io cerco di sviluppare un sistema di diritti, non legati al modo di produrre o di accumulare le diseguaglianze, ma che rendano sopportabile agli “altri” questo sistema.
Il patto sta portando l’intera Unione Europea all’egemonia della destra nel continente, l’ipotesi dell’accordo PPE Conservatori di eleggere Tajani alla guida della Commissione di governo UE ne è la sintesi esplicativa.
Oggi è il tempo che la sinistra, tutta, faccia i conti con Tina!
Si riprenda a interpretare il Mondo con analisi, lo dico con certezza, marxiane quelle che tendono alla liberazione dell’umanità dalla dominazione alienante dello sviluppo della tecnica, della cultura, dei rapporti sociali fondati sul dominio delle forze capitalistiche, aggiornare, senza nostalgie, i riferimenti sociali determinati dal neoliberismo, costruire una politica unificante degli esclusi, dall’operaio e dai contadini ai “produttori di immaginario” per conto delle grandi multinazionali, spezzando il legame di subordinazione all’idea individualista e proprietaria del essere parte dell’umanità, di affermare modelli istituzionali in cui la rappresentanza sociale non sia precostituita dai circoli suprematisti.
Insomma liquidare Tina e avviare un nuovo percorso di libertà e uguaglianza fondata sul rispetto della Persona e come orizzonte l’uguaglianza e la solidarietà per un futuro inclusivo e felice.
E’ tempo di far sorgere il “Sole dell’avvenire” oscurato dall’esperienza tragica del Urss e a cui le forze del capitale hanno sostituito una grigia luce di oppressione giocata sul mito della Libertà dei forti.
Massimo Anselmo

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