FRANCO ASTENGO
Pomigliano
Nei tempi antichi dei metalmeccanici punta di diamante del movimento operaio a Pomigliano si costruiva l’Alfa Sud
A Pomigliano Marchionne attuò l’esperimento dell’apratheid in fabbrica per gli iscritti alla FIOMin attuazione della sua “dottrina” dell’ipersfruttamento capitalistico: ci volle la Corte Costituzionale per far rientrare il provvedimento.
Oggi, dopo tanto discutere di classe operaia spostata a destra o rivolta al qualunquismo, la FIOM ha vinto le elezioni interne per eleggere la RSU: in tempi di grande difficoltà per tutto il mondo del lavoro e – in particolare – per il comparto dell’auto un segnale di riscatto e di presa di coscienza. Ribellarsi è giusto e può ancora pagare in termini di consenso e di necessaria aggregazione: gli operai ci sono ancora e la fabbrica può essere ancora un luogo di identità e di lotta.
IL COMUNICATO FIOM NAZIONALE
Rsu. La Fiom diventa primo sindacato alla Fiat Auto di Pomigliano D’Arco e alla Sevel Val Di Sangro (gruppo Fiat). Alla Arcotronics di Bologna, la lista Fiom supera l’83%
I risultati delle elezioni delle Rsu di tre importanti imprese confermano, con tutta evidenza, le tendenze in atto in queste settimane per ciò che riguarda le scelte che i lavoratori metalmeccanici operano quando devono decidere da chi farsi rappresentare nelle strutture sindacali a livello aziendale. In sintesi, si può affermare che la Fiom avanza ovunque, talora in maniera più contenuta, talora in modo più netto. Invece, i sindacati confederali che hanno firmato le intese contrattuali separate del 7 maggio, con la Federmeccanica, e del 29 maggio, con l’Unionmeccanica-Confapi, arretrano in percentuale e nel numero dei delegati eletti. Infine, si registra anche un generale arretramento dei sindacati autonomi, sia di “destra” che di “sinistra”.
Clamoroso il risultato ottenuto dalla Fiom all’Arcotronics, un’importante impresa bolognese attiva nel campo della meccanica generale (produzione di macchine automatiche e di condensatori per macchinari elettrici ed elettronici). Nei giorni scorsi, infatti, si è votato nei tre stabilimenti di Sasso Marconi, Vergato e Monghidoro. Particolarmente alta la partecipazione al voto che, in media, ha superato il 78%, con un picco del 96% nel collegio operai dello stabilimento di Sasso Marconi. Su un totale di 965 dipendenti, hanno votato 755 lavoratori che hanno espresso 723 voti validi e 32 schede bianche o nulle. Alle liste Fiom sono andati 601 voti. I metalmeccanici Cgil passano così dal 73,60% di tre anni fa all’83,12%. La Fim-Cisl, invece, ottiene 117 voti scendendo dal 19,97% al 16,18%. Infine, si registra un vero e proprio crollo della Uilm-Uil che scende dai 46 voti di tre anni fa, pari al 6,42%, ai 5 (cinque) attuali pari allo 0,7%.
Da Bologna a Napoli. Alla Fiat Auto (ex Alfa Sud) di Pomigliano D’Arco, la Fiom è diventata il primo sindacato scavalcando, in un sol colpo, Fim, Uilm e Fismic che l’avevano preceduta nelle elezioni del 2000. Infatti, i consensi alla Fiom sono cresciuti dell’8,3%. “Il risultato appare ancora più brillante – scrive in un suo comunicato la Fiom di Napoli – se si considera che alla tornata elettorale hanno preso parte ben sette organizzazioni sindacali rispetto alle sei della volta scorsa.” “La competizione – osserva ancora la Fiom partenopea – è stata più serrata dato che sono diminuiti i votanti, rispetto alla precedente consultazione, passando dai 5.364 addetti del 2000 agli attuali 4.891; conseguentemente alla riduzione degli organici, vi è stata una diminuzione dei seggi da attribuire che sono passati da 45 a 42.”
La lista Fiom ottiene quindi 1.071 voti pari a 10 delegati. Vengono così eletti 2 delegati Fiom in più rispetto agli 8 del 2000. Arretrano leggermente, invece, sia la Uilm che la Fim. La Uilm, con 904 voti, ottiene 9 delegati (uno in meno rispetto al 2000); la Fim, con 819 voti, ottiene 8 delegati (due in meno). Stabile, invece, la Fismic che ottiene 902 voti e 9 delegati come nel 2000. Arretrano poi lo Slai-Cobas, con 343 voti e 2 delegati (- 1), e la Ugl con 249 voti e 3 delegati (- 2). Infine, la Cisal, che non era presente nel 2000, ottiene 128 voti e un delegato.
Risalendo verso Nord, andiamo a Lanciano, in provincia di Chieti, dove sono state elette le Rsu di altre tre aziende del gruppo Fiat: la Sevel Val di Sangro, la Comau, e la Arvil. Anche alla Sevel, la Fiom è diventata il primo sindacato mentre, alla Comau, ha ottenuto addirittura la maggioranza assoluta. Da sottolineare l’eccezionale livello di partecipazione al voto alla Sevel dove, su 4.144 aventi diritto, hanno depositato la loro scheda nell’urna ben 3.766 lavoratori pari al 90%. Tra gli operai, la Fiom ha conquistato il primo posto con 1.212 voti pari al 32,8% (più 4,02%). La Fim-Cisl, con 964 voti, pari al 26,01%, perde il 2,7% dei propri consensi e passa dal primo al secondo posto. Al terzo posto la Uilm-Uil con 534 voti pari al 14,5% (- 1%). In calo anche la Failms con 373 voti pari al 10,1% (- 2,61%), la Ugl con 199 voti pari al 5,3% (- 1,9%) e il Sin-Cobas con 157 voti pari al 4,2% (- 3,1%). Infine, la Fismic con 255 voti pari al 6,9%. Tra gli impiegati, la Fismic si classifica invece prima con 153 voti, seguita dalla Fiom con 69, dalla Fim con 39, dalla Uilm con 22 e dalla Failms con 1 voto. In totale, vengono eletti 13 delegati Fiom (+ 2), 9 delegati Fim (- 1), 5 Uilm (- 1), 5 Fismic, 3 Failms (- 2), 2 Ugl (- 2) e 1 Sin-Cobas (-2). Alla Comau, la Fiom ha poi ottenuto la maggioranza assoluta con 131 voti su 256 votanti e 2 delegati eletti. Alla Arvil, dove non c’era lista Fiom per la Rsu, un candidato Fiom è stato eletto come Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls).
In conclusione, in tutto il sito Sevel la Fiom è cresciuta di 350 voti pari a un più 7%