13 marzo 2020. Terzo giorno di rifugio in casa ai tempi del Coronavirus. Si sta rivelando molto dura questa condizione di auto isolamento per prevenire i rischi del contagio. Con una battuta pungente mia moglie ha descritto la nostra condizione, simile a quella di persone recluse. Nel mio caso vi è un’aggravante: di non poter portare avanti le varie attività su cui da tempo sono impegnato in campo culturale e sociale. E’ proprio duro non poter organizzare incontri ed eventi, come di solito facciamo. Infatti, con la rete delle Piazze del Sapere cerchiamo di diffondere la cultura come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente in una terra difficile. E pensare che ci hanno etichettati come “terra dei veleni e dei fuochi”, come il regno di Gomorra. Invece, la nuova peste ci raggiunge dalle terre opulenti della moderna Lombardia. Come sostiene l’OMS, qui è nato e si propaga in maniera letale un virus che fa paura (pandemia la chiamano), che distrugge la vita di tante persone, che ancora non riusciamo a debellare.

Dal mio punto di vista uno degli effetti più devastanti di questa infezione sta proprio nel fatto che ci costringe in condizioni di isolamento, non possiamo uscire né incontrare gli altri (nemmeno i nostri cari). Le librerie, i musei e gli altri luoghi di socialità sono mestamente chiusi. Che tristezza vedere la nostra Feltrinelli, la Giunti al Punto o Pacifico – le librerie dove di solito ci incontriamo – chiuse al pubblico. E pensare che per il Corso Trieste, la via principale di Caserta, la Feltrinelli spesso si presenta come l’unico luogo in cui rifugiarsi, in una città che tende sempre più a svuotarsi di attività e di spazi di vita culturale, di socialità, di incontro.

Questo impoverimento delle relazioni umane e sociali rende ancora più triste la vita nei nostri centri urbani, in cui già pesante risultavano le condizioni civili. In alcune aree della provincia di Caserta ci troviamo di fronte a quello che abbiamo definito una sorta di “deserto culturale”: senza librerie o edicole, senza musei e biblioteche. Per far fronte a questa situazione di degrado, con un gruppo di amici decidemmo di dare vita alla rete delle Piazze del Sapere, con l’organizzazione in maniera continua di eventi, iniziative e manifestazioni. Non solo per la presentazione di libri, ma anche di progetti come quelli legati alla filiera “Letture di gusto. Libri, cibo, territorio ed ambiente”, che per lo più si svolgono nella nuova e moderna sede dell’Enoteca Provinciale “Vigna Felix” realizzata dalla Camera di Commercio. Senza risorse economiche, grazie all’apporto di un nutrito gruppo di competenze e di volontari, stiamo dimostrando agli enti ed alle istituzioni che con la cultura si può creare una diversa economia per lo sviluppo locale: si può innescare un processo in rete e cooperazione per il riscatto civile e culturale delle nostre comunità, far crescere una educazione alla cittadinanza democratica e partecipazione consapevole.

Per questo non ci arrendiamo al fatalismo o alla rassegnazione. Cercheremo di rendere creative anche queste giornate di isolamento. Grazie agli scambi consentiti dalle nuove tecnologie, con alcuni colleghi stiamo preparando una ricca programmazione di attività per la ripresa: in primo luogo con le nostre amiche di Toponomastica Femminile proporremo un ciclo di incontri sul tema “Le donne nella storia d’Itala e del Risorgimento”, con dei testi dedicati ad E. Fonseca de Pimentel e alla brigantessa Michelina Di Cesare; ma ricorderemo anche il 100° anniversario della nascita di Nilde Iotti (partigiana e Costituente, prima donna presidente della Camera). Un’altra ricorrenza per il 2 maggio sarà dedicata ai 150 anni di fondazione del Museo Campano, con il progetto di Mail Art e la mostra internazionale “Adotta una madre”. Stiamo anche lavorando a progetti ambiziosi su “Crea cultura” con Invitalia, ad un Museo della Canapa e Biosostenibilità proprio nell’ex Canapificio. Anche con Infiniti Mondi avremo nuove opportunità, a partire dalla pubblicazione di un primo inserto speciale, dedicato proprio alle contraddizioni della costiera domiziana. D’estate non ci fermeremo, grazie anche alle iniziative che ci vedranno con i libri in riva sul mare nello splendido scenario del Lido Luise a Castel Volturno.

Pasquale Iorio, Le Piazze del Sapere                          Caserta, 13 marzo 2020

Note biografiche

Pasquale Iorio, giornalista pubblicista, laureato in Scienze Politiche Università Federico II, è stato dirigente CGIL Campania. Esperto di sviluppo locale, formazione continua e innovazione ha ricoperto diversi incarichi in vari settori ed istituzioni (nella Giunta Camera di Commercio di Caserta e Vicepresidente OBR Campania). Ora da pensionato è impegnato nel terzo settore e coordina reti per promuovere la coesione sociale e l’ apprendimento permanente, come la APS “Le Piazze del Sapere-Aislo Campania”. In campo editoriale ha curato molte pubblicazioni, a partire dai numeri speciali della prestigiosa rivista “Meridione”.  Per l’editore Guida ha pubblicato il Quaderno “Saperi e territori” (Aislo). Per il Denaro il saggio “La nuova formazione in Campania”. Per la Ediesse nel 2009 è uscito il volume “Il sud che resiste”. Con lo stesso editore sono seguite altre raccolte di saggi: “Impresa sociale, innovazione e legalità” (2010) e “La lotta alle mafie come narrazione collettiva” (2011). Nel 2012 esce il volume (coautore Filippo Toriello) “Educare alla cittadinanza democratica” (in memoria di Bruno Schettini). Di recente ha curato il volume edito da Melagrana su “Ripartire con la cultura” (2017), una raccolta di buone pratiche e di narrazioni delle nostre comunità. Nel 2018 “Una vita per i diritti, la cultura e lo sviluppo locale”, edito da Rubbettino e infine nel 2019 “Diritti e lotte sociali in Terra di Lavoro”, con Guida Editori.

http://www.aislo.it

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pasqualeiorio46@gmail.com

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1 commento

  1. BELLISSIMA RIVISTA DI CUI NON CONOSCEVO L’ESISTENZA. GRAZIE PASQUALE IORIO

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