Nel cuore dell’Europa di nuovo una guerra.
Non ci sono giustificazioni nè attenuanti possibili per questa invasine dell’Ucraina: non ci può essere giustificazione al fuoco delle armi che sostituisce il confronto, la ricerca diplomatica, la pace.
Condanna netta della scelta della Russia.
Paga un prezzo altissimo un popolo, quello ucraino a cui non si può che essere vicini in questo momento di così grande sofferenza.
Un popolo ostaggio di uno scontro di potenza.
In primo luogo ad opera della Russia che con arroganza ingiustificabile fa valere la logica delle armi e della forza.
Ma un popolo ostaggio anche della simmetrica logica di potenza da parte degli Stati Uniti che viene da lontano.
E vittima anche dell’insipienza di una politica europea miope, senza respiro, incapace anch’essa di vedere fino in fondo la sicurezza degli altri come condizione della propria.
Cessare il fuoco. Fermare la guerra. Questa è la priorità su tutte.
Il danno già prodotto è gravissimo.
Evitare che esso si estenda e si allarghi.
Si metta sul tavolo, almeno ora, una nuova idea e proposta di sicurezza comune a partire dall’Europa.
No, non sono d’accordo. La ‘logica di potenza’ viene anzitutto da Biden e dalla Nato. E l’unione europea, e l’Italia , si accodano. Nei servizi giornalistici e televisivi passa l’idea manipolatrice che Nato e Unione europea siano la stessa cosa
Logica di potenza da parte di tutti i protagonisti: Russia, Usa, UE, Cina.
Non c’è ombra di rispetto per le minoranze etniche, che come la storia tragicamente ci insegna sono carne da macello nello scontro tra potenze.
Qualcuno vede nel lontano orizzonte brandelli di socialismo ??
Niente di tutto ciò, non prendiamoci in giro.
A chi si schiera per la pace ricordo Tacito: ne fecero un deserto e lo chiamarono pace.