Pessimismo della ragione ottimismo della volontà
Assieme a tante compagne e compagni, cittadine e cittadini ho sostenuto la proposta politica e sociale di Antonio Bassolino per rilanciare Napoli e farla uscire da un decennio di abbandono istituzionale e di disgregazione sociale.
Abbiamo conseguito un risultato deludente sul piano quantitativo e un discreto risultato politico di ripresa ad una partecipazione attiva alla politica di donne e uomini che lascia aperta una porta per continuare a sviluppare, costruire politica che guardi alla società napoletana, ne interpreti le tensioni, i bisogni e costruisca alleanze sociali inclusive.
Con il pessimismo dell’intelligenza vedo il calo di partecipazione dei cittadini all’esercizio del voto: dal 68% del 2001 fino al 47% di oggi.
Vedo che il traino di voti è avvenuto su assistenzialismo garantito in cambio di un consenso acritico.
Vedo che il voto si è espresso geograficamente in rapporto alla divisione sociale: affluenza “alta” nelle zone “alte” della città e bassa nelle periferie in cui comunque il voto rimane in gran parte protestatario o utilitaristico.
Vedo che la politica persegue laboratori fondati sull’acquisizione del potere e non con l’inclusione sociale, cosi aumentando la sua distanza con quei ceti sociali che sono dal potere esclusi.
Vedo accrescere il senso individualistico proprietario che si adegua alla comunicazione “social”: meglio 100 like sotto un proprio post che un voto sulla scheda per eleggere il Sindaco, meglio sentirsi protetti in un gruppo autoreferenziale che affrontare la realtà.
Vedo un centro sinistra che recupera voti ma che non ha ancora deciso se lasciare la via continuista con l’adesione acritica al “modernismo” e imboccare la via dell’unificazione sociale attorno a un progetto politico di radicale riformismo che riequilibri redditi, costruisca condizioni di vita e produzione di ricchezza tese a un futuro inclusivo che metta al centro della sua politica la cura per le persone e non il mero consenso da negoziare.
Con l’ottimismo della volontà vedo una società confusa ma in cerca di un progetto comune in cui riconoscersi.
Vedo uomini e donne disposti a impegnarsi senza tornaconto ma per sostenere e praticare la lotta alle diseguaglianze per superare il liberismo d’assalto che ha stravolto i rapporti sociali
Vedo un campo largo della sinistra che non si identifica al risultato odierno ma vuole aprirsi a quelle fasce sociali che erano la sua casa e che oggi sono i suoi critici radicali.
Vedo una possibile composizione sociale che si fondi sul lavoro come elemento dinamico per produrre ricchezza da utilizzare per il bene comune.
Vedo solo una traccia, cercherò di contribuire a renderla una strada comune praticabile.
Grazie a tutti quelli che hanno creduto in una proposta politica innovativa, che hanno espresso una preferenza per me.
Auguri a Manfredi per il suo lavoro e che sia il Sindaco, sia pur eletto dal 47% dell’elettorato, di tutta la città e sappia sviluppare un confronto politico e non adeguarsi a una dialettica di posizionamenti interni alla sua “colorita” maggioranza.
Auguri e grazie a Antonio Bassolino per la sua caparbia ricerca di innovazione e radicale etica politica di sinistra.
Massimo Anselmo
Bene : Massimo ci aiuti a dare rinnovata vitalità al messaggio di Gramsci “Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”: sempre ripetuto ma spesso calpestato nei fatti, oggi di potenza non solo evocativa.
…..e non dimentichiamo che ci sono ancora segni – camuffati ma tuttora persistenti – del deleterio berlusconismo.