Domina il rosso, ma s’impone il carattere grafico di HOMO, di colore scuro, in singolare accordo con il nome dell’autore in alto – Pietro Greco – e il sottotitolo – Arte e scienza. Entrambi di colore bianco. L’occhio attento gioca con i disegni di richiamo archeologico ed esplora formule matematiche. L’insieme è un’anticipazione efficace del contenuto di notevole spessore culturale, e non solo.
Il volume di 386 pagine (seguite da un’ampia bibliografia, pubblicato nel settembre 2020 a Roma da Di Renzo Editore,) mi arriva in un giorno del difficile autunno per corriere, richiesto ad una coraggiosa tenace libreria di Napoli: IOCISTO. In un attimo percepisco la leggerezza del suo peso (inaspettato rispetto alla grandezza del testo) come un ulteriore invito ad un’immersione piena tra argomentazioni per me da sempre accattivanti. La lettura dell’indice si trasforma in un piacevole imperativo.
Già il prologo avvia ad un percorso di singolare importanza: nella prima pagina irrompe il grido di dolore e la grandezza di Primo Levi anche come grande scrittore di scienza “Sovente ho messo piede sui ponti che uniscono ( o dovrebbero unire ) la cultura scientifica con quella letteraria scavalcando un crepaccio che mi è sempre sembrato assurdo” (1). Emerge l’impegno di Italo Calvino che – con le parole dell’autore – già nel 1967 affermava “se vogliamo penetrare l’opacità sempre più fitta del mondo contemporaneo ed uscire dal labirinto, occorre che ogni scissione tra le culture sia ricomposta e si stabilisca un “ménage a trois” tra letteratura, filosofia e scienza” (2). Infine, come chiusura di questa introduzione, il dichiarare strategico di Pietro Greco “Ebbene, l’ardito progetto di questo nostro lavoro consiste nell’accettare la sfida e provare ad individuare almeno alcuni degli innumerevoli luoghi significativi dell’intreccio e della reciproca influenza tra arte e scienza. E stimolare il lettore a recuperare la schisi innaturale, a favorire il “menage a trois” tra arte, filosofia e scienza, per creare quella nuova concordia necessaria ad uscire dal nebuloso dedalo” (3).
E così anch’io sono stata trascinata “in un’ avventura ricca di insospettabili scoperte e affascinanti rivelazioni” (4). Confermo: il susseguirsi delle pagine si è rivelato una straordinaria concatenazione di scoperte e riscoperte con una narrazione attenta ma mai noiosa, puntuale ma mai saccente.
Per me si sono avvicendate :
- scoperte coincidenti con nuove conoscenze acquisite e con la segnalazione di fonti quasi imprevedibili. Suggestivo l’inoltrarsi nell’intreccio di fatti concreti e l’evoluzione del pensiero umano che confermano l’antichissima relazione tra semplici espressioni artistiche, compresa la musica, e la matematica con le varie discipline scientifiche che hanno acquisito specifiche identità. Di grande rilevanza le argomentazioni sul rapporto spazio – tempo che coinvolgono più materie di studio.
- riscoperte per il ritrovare – sotto una luce più completa anche per le accurate annotazioni biografiche – personaggi della filosofia, della letteratura e dell’arte che hanno segnato tracce fondamentali anche nella mia formazione professionale. A volte ho vissuto la sensazione di conversare con attenta timidezza e tenace interesse anche con Platone e Giordano Bruno, Dante, Galileo Galilei , Leopardi e, naturalmente Calvino e Levi. Più volte ho ripreso miei libri d’arte per rivedere opere di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Klee, Picasso, Monet, Braque, Pollock, ecc …e tuttora non è sopita la volontà a ripercorrere il testo – con più tempo fisico – riprendendo parte di studi fatti anni fa per il rinnovarsi del desiderio di imparare e capire di più.
- Pietro Greco conduce nell’avventura culturale con un itinerario di approfondimento agile e sorprendente, accompagnato dalla raccolta di nitide immagini – inserita al centro del testo – pregiata per la qualità delle foto e delle didascalie. La raccolta ben presto diventa un taccuino di viaggio perché fatto di testimonianze precise per meglio accogliere e decifrare le espressioni artistiche che hanno tessuto la dimensione umana in ogni campo, per rendere propri concetti cruciali, annotazioni innovative, dettagli storici e svolte rivoluzionarie che hanno composto le relazioni tra arte e scienza . Dalle prime pagine echeggia la bellezza (strabiliante per me il pezzo La coda del pavone del cap.3) , non come termine oggi banalmente molto di moda, ma come simbolo etico insieme all’armonia le cui potenze e potenzialità prendono dominio anche attraverso i percorsi, non lineari, delle epoche storiche in cui ci accompagna con sapiente agilità l’autore.
- Numerose le tabelle con dati numerici o con dettagli prettamente scientifici; affascinanti i riferimenti a teoremi matematici e alle regole della simmetria e della prospettiva per sostenere fattivamente la sinergia tra le intuizioni artistiche e i ragionamenti scientifici. Stimolanti le osservazioni sulle risorse della chimica per la pittura e sulle meraviglie cromatiche del digitale. Attraenti le descrizioni di antichi strumenti innovativi nel loro essere semplicemente artigianali e le motivazioni dell’importanza della cibernetica. Fantastici i racconti delle prime esplorazioni nell’universo con la spiazzante attinenza tra la fantascienza frutto di scrittori (in primis J. Verne) e l’attuazione delle esperienze nello spazio sempre più straordinarie per l’inarrestabile sviluppo tecnico – scientifico.
Il singolare interesse alimentato dal lavoro di Pietro Greco è da individuare anche nella sua specifica meditata suddivisione in quattro parti : Evoluzione, Fusione, Ispirazione, Riflessione. Impeccabili i contesti storici che fanno da cornice all’ analisi di fatti e di teorie che confermano la non separazione dell’arte e della scienze sin dagli albori dell’esistenza dell’uomo. Le numerose pagine tessono un dialogo vitale, una rete di comunicazioni e un confronto serrato tra i più autorevoli rappresentanti – nazionali ed internazionali – delle due culture e nel loro continuo amalgamarsi. Riduttiva, direi inadeguata, qualsiasi sintesi espositiva di questo prezioso testo e ritengo che sia utile qui riportare l’indice come introduzione ad un affascinante itinerario per un proprio conoscere, riflettere e rielaborare anche nel semplice guardare un quadro, nell’ascoltare un brano musicale o nel tentativo di interpretare un algoritmo.
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Indice
Parte I Evoluzione
Dove si narra di come l’arte sia il frutto della storia, biologica e culturale
Capitolo 1 L’origine dell’arte
Arte ed evoluzione umana – I Neanderthal – L’arte è ancora più antica
Capitolo 2 Homo aestheticus
Breve storia dell’Homo aestheticus – Sostiene Tattersall – Arte e cervello
Capitolo 3 L’origine della bellezza
La coda del pavone – Artisti alternativi – Analisi comparata
Parte II Fusione
Dove si narra di come e perché arte e scienza procedano spesso (quasi
sempre) di pari passo
Capitolo 4 L’origine dei rapporti tra arte e scienza
La scienza e l’arte – Pitagora: numero e musica – La simmetria dei Greci – Arte e scienza nel Rinascimento – Evoluzione del Rinascimento – La nuova visione del corpo umano
Capitolo 5 I Galilei
La musica e la sua riforma – Galileo, l’ultimo uomo del Rinascimento -Ancora su Galileo e la musica.
Capitolo 6 La ricerca della bellezza
Einstein, Picasso e qualche bizzaria dei tempi – Convergenze parallele –
Themata – Il principio estetico – La ricerca della simmetria – Bellezza vo’
cercando. Per intuito – Bellezza vo’ cercando. Con metodo.
Parte III Ispirazione
Dove si narra di come la scienza diffonda nello spazio delle arti
Capitolo 7 La scienza nella letteratura
La scienza in versi – La scienza in scena – La scienza in prosa –
La scienza in giallo – La fantascienza – Scienza e letteratura, un programma di studio e di azione – Una vocazione profonda
Capitolo 8 Pennelli e spartiti
La scienza e i pittori – Scienza in Architettura – La scienza in note
Capitolo 9 La poesia degli pneumatici
La tecnologia nell’arte – La chimica e il pittore – La fotografia – Il cinema – Il tempo al cinema (e non solo) – Spazio, razzi e Fantascienza – La televisione, il computer e altro ancora.
Parte IV Riflessione
Dove si narra di come l’arte diffonda nello spazio delle scienze e diventi
essa stessa scienza
Capitolo 10 La neuroestetica
La mente dipinta – Artista, dunque scienziato – Gli occhi della mente – La componente storica del senso estetico – Mente, cervello e realtà oggettiva – La fruizione dell’opera d’arte
Capitolo 11 Omologie
Bambini artisti, dunque scienziati – L’esperimento letteratura –
La matematica, costola dell’arte – Wiener, Eliot e la matematica come arte.
Capitolo 12 Il volo di Mercurio
L’arte e l’immaginario scientifico – Seminare scientifiche speculazioni
è, deve essere considerata, un’arte – La società della conoscenza – Dante e la democrazia della conoscenza – Il Convivi
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Dalle pagine emergono sempre suggerimenti di alto valore politico che sembrano comporre un manifesto – non utopistico ma necessario – della società democratica della conoscenza. Le ultime pagine sono dedicate soprattutto a Dante da lui riconosciuto “il padre <della cittadinanza scientifica> e dei comunicatori della scienza”
e noi ci avviamo all’anniversario dei sette secoli dalla morte del sommo poeta.
Pietro Greco ci ha lasciato inaspettatamente il 18 dicembre 2020, ma certamente non si è spento il suo sorriso empatico e non si fermeranno le onde del suo mare creato da incomparabile divulgatore scientifico.
Rosanna Bonsignore
Note
- Levi P. (1985) L’altrui mestiere tratto da Greco P.( 2020) HOMO Arte e Scienza, Di Renzo Editore, Roma, 2020 pag.5
- Greco P. (2020) HOMO Arte e Scienza, Di Renzo Editore, Roma, 2020 pag.7
- Ibidem, pag. 8
- Ibidem, pagina quarta di copertina
- Ibidem, pagina 386.