In questi giorni sta emergendo un quadro inquietante come effetto della crisi economica e sociale prodotta dall’emergenza sanitaria. Come ha denunciato la Consulta Nazionale Antiusura si rileva un aumento del 100% delle richieste di aiuto agli usurai da parte delle famiglie e delle imprese, che in questo modo finiscono per diventare prigioniere di un meccanismo perverso, senza via d’uscita. Rispetto al passato ora la piaga sociale diventa sempre più una vera e proprio forma di ”usura mafiosa” e criminale, che devasta e condiziona interi strati sociali. Di fonte a queste notizie sarebbe utile capire ed approfondire cosa sta succedendo anche nella nostra realtà. Basta pensare che solo a Napoli negli ultimi 60 giorni la prefettura ha istruito 26 istanze di imprenditori e delle loro famiglie, che hanno esposto denuncia.
Possiamo ripartire dai dati emersi nel convegno che organizzammo insieme con Finetica Onlus il 31-01-2020 nella Camera di Commercio di Caserta con gli studenti del Liceo Manzoni. In quella occasione il Presidente della Camera di Commercio ed il Prefetto di Caserta sottolinearono che “la prevenzione e lotta all’usura deve essere in primo luogo un impegno di carattere culturale per far conoscere il fenomeno, che anche in Terra di Lavoro sta diventando sempre più una vera e propria “piaga sociale”, insieme ad altre forme di violenza e di dipendenza come l’estorsione, l’azzardo e il traffico di droga”. In quella occasione destò scalpore il dato fornito dal Prefetto Ruberto secondo cui nel 2019 a livello provinciale sono stati registrati 152 casi di estorsione (da parte di imprese e commercianti) a fronte di solo 2 casi di denunce per usura. E’ un dato nello stesso tempo impressionante e sconcertante, che ci dimostra quanto ancora c’è da fare su questo fronte, a partire dalle scuole e dalle familglie.
Alla luce dei dati di questi giorni, appare quanto mai pertinente l’appello e l’allarme del direttore di Finetica Onlus Nello Tuorto, il quale ha ribadito che: “in primo luogo la lotta all’usaura – prima ancora di essere un fatto di prevenzione e cotrasto da parte dello stato – deve diventare una buona pratica culturale, di conoscenza e di comunicazione del fenomeno”. Bisogna stare attenti: “La bestia dell’usurario, che molto spesso può mordere le persone (anche i giovani) con il suo volto bonario, accattivante dell’amico e del vicino di casa”. Per questo va rivolto un invito, in primo luogo agli studenti, ma oggi anche alle imprese, a diffidare di chi si presenta per prestare aiuto, soldi a chi può trovarsi in situazioni difficili e precarie, senza risorse per affontare problemi a volte drammatici (di salute, di cura, di studio ed anche di sopravivenza). Per chi finisce nelle grinfie dell’usurio la vita può diventare un inferno, fatto di ricatti e di minacce, con richieste di interessi che possono arrivare a cifre spaventose, con danni economici che possono portare alla rovina le persone vittime dell’usura e le loro famiglie (spesso anche le loro attività).
Come è stato sottolineato in alcune inchieste giornalistiche, oggi si accentua il carattere mafioso dell’usura, che viene effettuata da veri e propri gruppi criminali, collegati ai clan della camorra, che con violenza si incaricano di fare regolare i conti al debitore. Da qui l’invito pressante ai giovani e alle associazioni di farsi portatori di un messaggio di speranza, da portare anche nelle loro famiglie, per far conoscere l’opportunità di poter prevenire il fenomeno dell’usura e dell’estorsione, in primo luogo con la denuncia come uno dei crimini può subdoli e cruenti della nostra economia e vita sociale. Infatti, anche se le banche spesso chiudono i rubinetti a chi chiede un prestito per far fronte a situazioni di emergenza, è possibile rivolgersi ad alcune realtà come quelle di Banca Etica, della stessa Finetica Onlus e dei Confidi di imprese, da cui posso ricevere informazioni ed assistenza tecnica per ottenere un finanziamento a tassi agevolati. Infatti, grazie ad un fondo di garanzia che viene annualmente erogato dal Governo, oggi c’è possibilità di accedere al credito anche per quei soggetti che le banche definiscono “non bancabili” o perché risultano “protestati”.Di fronte a queste novità sarebbe utile aggiornare i dati per verificare cosa sta succedendo sul nostro territorio, soprattutto in quelle aree dove già si registrava una forte incidenza del fenomeno. A tal fine diventa decisivo il ruolo degli organini di informazione e di documentazione, a partire da quelli istituzionali.
Pasquale Iorio Referente Finetica Caserta Caserta