Gli ultimi interventi pubblicati ( il 6 marzo : https://www.infinitimondi.eu/2025/03/06/note-a-margine-12-ma-davvero-si-puo-costruire-la-pace-attraverso-il-piu-grande-processo-di-riarmo-dal-secondo-dopoguerra/ e l’8 marzo : https://www.infinitimondi.eu/2025/03/08/note-a-margine-13-leuropa-il-colpo-lha-battuto-e-che-colpo-unidea-sul-15-marzo-e-su-tutte-le-piazze-che-verranno-dopo-la-lotta-non-sara-ne-facile-e-ne-breve/ ), hanno suscitato diverse opinioni di cui ci fa piacere dare conto.

Prendo così da FB e non solo alcune delle riflessioni più articolate comparse:

Lucio Tarallo :

è giusto quel che scrivi ma il 15…è stata una scelta quantomeno affrettata…ognuno dice io ci vado con altro spirito…ma siamo troppo adulti per non sapere che il senso delle manifestazioni è determinato d achi le organizza da chi parla e dai media che ne parleranno ( già leggo Republica del 16! e inorridisco..)..come vuoi che una manifestazione di bandiere ue ( e magari anche ucraine) non sia per von der leyen ..per le armi..e infine comunque contro le trattative?…è segnato

Salvatore Alfieri :

Come tu hai ben detto altrove, se l’ Europa ha da difendersi, in primo luogo deve difendersi con la Politica. Si riprenda l’Europa la

Sua Storia: si riprenda il pensiero di Olof Palme e di Schmidt. Il pensiero sulla necessarietà del disarmo di Enrico Berlinguer. Purtroppo pensavamo di aver chiuso a doppia mandata in uno scantinato il vecchio e dannoso concetto per cui “se vuoi la pace, prepara la guerra”, ma questo “nuovo” ordine mondiale, sempre più telecomandato dai comitati d’affari, ne sta facendo il leit motiv della sua azione politica(?!?) quotidiana.

E allora non ci resta che diffondere il grande monito di Pertini in una società sempre più orientata allo slogan e sempre meno al dialogo.

Roberto Fuccillo:

Sono quasi esaltato (di questi tempi non si dovrebbe dire, ma, come diceva De Sica al fratello prete, “Toni’, famme fa’”) del fatto che scrivi ciò che sto cercando da giorni di spiegare anche ai meglio intenzionati amici. Il problema fondamentale è proprio quello: l’assenza di una strategia, cioè di una visione sul come la tua mossa tattica peserà su scenari più complessi della difesa da Putin. E anche sul 15, pure io mi ero permesso un suggerimento a Serra, che riepilogherei così: dopo il piano von der Leyen la convocazione a piazza del Popolo non può esimersi dal confrontarsi con questo. L’Europa, come dici tu ora, il colpo l’ha battuto, mica si può andare in piazza senza dire se sto colpo ci piace o no….

Michele Gravano:

Caro Gianfranco apprezzo che tra i tanti della nostra militanza ti poni domande serie e non scegli di fare il propagandistici di questo o quel personaggio!parli di riarmo ma sarebbe più giusto dire adeguamento del nostro sistema di difesa su due fronti sui quali la Europa è molto scoperta: cibersicurezza e i satelliti e lo spazio!su altri terreni la industria europeA e italiana (non solo la Leonardo) è attrezzat,!siamo sicuri che la domanda di nuovi mezzi è strumenti la industria europea non sia in grado di fornirli? Intanto la Germania sta mettendo in essere con il consenso dei socialdemocratici un piano di adeguamento verso la indipendenza nella difesa notevole puntando ad una riconversione industriale che non potrà avere effetti anche sulla industria del Nord!contestualmente stanno predisponendo un fondo che tra investimenti pubblici e privati attiverà per 10 anni circa mille miliardi di euro per ammodernare infrastrutture materiali e sociali!nel frattempo sono già orientati ad aumentare il salario minimo fino a 15 euro senza intaccare la contrattazione!questo si sta muovendo nel cuore della Europa e noi dalla Italia dovremmo considerarlo negativamente? Discorso a parte la deterrenza nucleare:il grosso in Europa è in Inghilterra e Francia e Germania:in questa ultima è parte di una codecisione Germania Stati Uniti!per fortuna questo problema posto da Macron è stato accantonato!dici che manca una strategia politica? Dubito difendere la democrazia e la libertà dando sicurezza ha un valore inferiore alla sicurezza sociale? In ogni caso vanno di pari passo!battersi per una pace giusta per fermare Putin e le sue mire non è un obiettivo? Considera che la minaccia russa è percepita in maniera diversa nei paesi baltici Finlandia o Danimarca rispetto a noi è tema che ci riguarda o no? Condivido il ruolo che i socialisti europei svolgono e mi auguro che la Schlein possa correggere i suoi limiti di politica europea!siamo solo allo inizio:dove sta scritto che per realizzare la difesa comune il rafforzamento nazionale sia un ostacolo? Più opportuno invece che non vengono utilizzati i fondi della coesione!in ogni caso la sua uscita,parlo della Schlei,è stata i.provvisata e non preparata!siamo solo allo inizio è giusto far discutere come ti proponi.

Ernesto Everardi:

Condivido il contenuto, ma soprattutto lo spirito del tuo post. Solo una cosa: sono perplesso su come saranno queste altre piazze annunciate. Sono tra quelli che ha aderito da subito all’idea di m.serra e al momento sono incazzato come una bestia per i tanti (tra cui anche degli insospettabili) che per questo mi hanno annoverato tra i guerrafondai o trafficanti in armi. Per cui – sia detto qui tra di noi, che non ci sente nessuno – mi sento moralmente autorizzato – non avendo alcun obbligo di fare il “pontiere” – a rendere pan per focaccia a quelli che scenderanno in piazza per spalleggiare la più che resistibile coppia Trump-Putin.

Rosario Marra:

Caro Gianfranco, non sono contrario in linea di principio a quanto scrivi, soprattutto in relazione ad un’ “adesione critica” alla manifestazione del 15 (ad esempio, nel passato e seppur su un terreno diverso, io ho partecipato a scioperi di Cgil, Cisl e Uil pur non condividendone la piattaforma e inserendomi in qualche spezzone critico del corteo sindacale) tuttavia in questo caso non penso che ci sia possibilità di tale tipo di partecipazione perché oggi la bandiera europea, che purtroppo significa continuare la guerra, non si può affiancare, anche per una parte dei motivi che tu giustamente indichi, a quella della pace. Insomma siamo costretti scegliere o la bandiera della pace o quella europea e, quindi, io scelgo quella della pace, naturalmente non penso affatto che con compagni come te non ci saranno più occasioni di schietto confronto.

Roberto Oratino:

sulla manifestazione del 15.03 qualche riflessione in più:
è pacifico che la destra di governo non aderisce..
viste le adesioni dichiarate, è probabile che l’iniziativa possa avere una partecipazione importante..solo perché si basa su un “sentimento” condiviso, sull’Europa, la Pace, l’ Uguaglianza, la Solidarietà..
e , a sinistra, vediamo solo la pagliuzza nell’occhio degli altri, trascurando la trave che trafigge il nostro ..
qual’e’ il numero di partecipanti minimo per cominciare a considerare che ci può essere anche un “movimento” per la Pace senza riarmo, per un’Europa dei popoli?

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