Abbiamo bisogno di riflettere si più e meglio su quanto è aperto sotto i nostri occhi: l’accelerazione politica che segue quella tecnologica e che cerca di riprendersi la scena forse rispetto ad essa, con una capacità di azione-reazione che punta a rafforzarle entrambe ( almeno questo è negli auspici della coppia Trump-Musk ). Poi, può anche darsi che il cammino di propositi di raddrizzamento neo imperiale del mondo trovi più inciampi di quel che i protagonisti potevano immaginare all’inizio o volevano far credere di poter fronteggiare.
Già questo voto del 24 febbraio all’ONU sull’Ucraina dice quanto questa linea possa costare, per gli USA, in termini di suo isolamento e di vicinanze indesiderabili.
Vedremo.
Quel che è certo è che emerge una insostenibile leggerezza della politica dell’Europa.
Da ultimo in Germania l’AFD ha raddoppiato i voti ma le elezioni le ha vinte la CDU, non certo da posizioni centriste e con una sconfitta dalle proporzioni storiche per l’SPD, condannata ora al governo da posizioni di estrema debolezza. Fa sperare invece il risultato della Linke che quasi raddoppia i voti raggiungendo il 9% circa; è primo partito a Berlino ed è primo per i consensi giovanili.
E insostenibile leggerezza della politica in Italia.
Con il PD che, pur con grandi meriti della sua Segretaria, non riesce a pensarsi come protagonista della costruzione di una nuova visione generale, nazionale e internazionale, schiodata intanto da una condizione di minorità quasi psicologico politica che la colpisce in ragione della caduta dei suoi due retroterra fondamentali: liberismo temperato ed europeismo subalterno non più praticabili, travolti dalla crisi del neoliberismo e dalla conseguente accelerazione iper-finanziario-tecnologica e dalla insorgenza populista ( alimentata proprio da un neoliberismo non contrastato ), e alla cui testa si pone oggi addirittura quello che avrebbe dovuto essere il capo dell’Occidente, il Presidente USA. E così, il PD si trova in una terra di nessuno da cui non riesce ad uscire: senza Europa e senza Occidente si potrebbe dire.
Con 5 Stelle che piegano tutto a gioco tattico di differenziazione dal PD; con AVS che potrebbe, potrebbe aspirare a diventare forza larga di una sinistra critica ma non arroccata e che però non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a pensarsi grande, condizione necessaria per diventarlo o per pesare al massimo pur non essendolo.
Con AVS che avrebbe l’occasione e l’opportunità per pensarsi come forza ampia della sinistra, critica ma non arroccata e che invece continua a non accettare questa sfida e, in politica, si diventa grandi solo se ci si pensa tali, se si coltivano ambizioni grandi.
E allora, ripartire dalle idee per rimettere in discussione questa leggerezza è non solo opportuno ma perfino obbligatorio.
A questo proviamo a concorrere.
Gianfranco Nappi
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IL NEOLIBERISMO E’ VIVO E LOTTA CONTRO DI NOI di Luigi Pandolfi
Dalla Prefazione
I contenuti di questo volume rimandano ad una questione non più eludibile per le forze del cambiamento: la necessità di riprendere in mano l’arma del pensiero critico per sfidare l’egemonia culturale delle classi dominanti. Le ferite lasciate aperte dalla crisi finanziaria internazionale prima (2007-2012) e dalla pandemia dopo (2020-2021), la guerra e la corsa al riarmo per contenere l’ascesa di nuove potenze globali e per rimediare alla prolungata stagnazione dell’economia capitalistica, impongono una rinnovata consapevolezza dell’insostenibilità di un modello di accumulazione basato sulla scissione tra produzione di valore e bisogni reali della società.
Disuguaglianze, povertà, svalutazione e sfruttamento del lavoro, crisi climatica e guerra non sono accidenti dentro un quadro di relazioni economiche e sociali di per sé “razionali”. Piuttosto, sono la carne viva di cui si nutre un sistema strutturato per l’arricchimento di una quota iper-minoritaria della popolazione.
Il capolavoro delle oligarchie economiche globali, nondimeno, è stato anche quello di perfezionare e rafforzare il loro dominio nella e sulla società attraverso un uso sapiente dell’ideologia, la loro ideologia, sentenziando al contempo che tutte le ideologie fossero ormai morte. In questo, sono state aiutate moltissimo dall’economia politica. Teorie economiche di parte elevate al rango di “scienza”, tese a dimostrare la “naturalità” e la “razionalità” dei rapporti di produzione e di scambio esistenti, che non contemplano nei loro assiomi la lotta di classe, hanno fatto da supporto in questi anni alle scelte di politica economica dei governi e delle banche centrali e, in ultima analisi, alla stessa lotta di classe dei ricchi contro i poveri.
Il resto l’hanno fatto, e continuano a farlo, le nuove tecnologie, e la rete in particolare. Algoritmi e piattaforme sociali condizionano sempre più le nostre scelte e, in definitiva, le nostre vite. È il “capitalismo della sorveglianza”, che produce conformismo, uniformità, subalternità ai paradigmi del neoliberismo e, in definitiva, alienazione, in una forma più subdola e più pervasiva rispetto al passato…

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AL TEMPO DI TRUMP ( MUSK ). Mondo.Europa.Italia.
Appunti introduttivi e soprattutto domande
I Materiali qui raccolti sono il risultato del Seminario che Infinitimondi ha promosso lo scorso 5 dicembre 2024 con tanti e qualificati contributi.
In alcuni casi i testi sono stati aggiornati dagli autori che in ogni caso tutti ringraziamo.
Abbiamo arricchito l’intero volume pubblicando in Appendice la Lectio che Luciana Castellina ha tenuto all’Università di Palermo per il conferimento della Dottorato di Ricerca honoris causa lo scorso 5 dicembre 2023 dal titolo: Diritti Umani nella tempesta. Davvero lodevole questa iniziativa dell’Ateneo palermitano.
Dai diversi contributi del Seminario, come potrete verificare facilmente, emergono anche accenti diversi, in qualche caso anche differenti valutazioni di analisi.
Quel che importa, a mio modo di vedere, per un lavoro di ricerca e di approfondimento quale questo si presenta – e con l’idea di svilupparne ulteriori tappe – è l’indirizzo generale dell’analisi, tutta e comunemente tesa a provare a levare uno sguardo critico sul tempo presente e su un mondo che se non è criticamente pensato ti travolge con le sue dinamiche.
Quelli che seguono sono alcuni spunti e interrogativi di riflessione proposti nella preparazione della discussione...


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