Siamo davvero lieti per questo riconoscimento ricevuto da Nando Morra che ci fa ancor più piacere condividere come Editori del volume. Per lo storico esponente del movimento operaio e della sinistra meridionale anche un giusto riconoscimento non solo alla sua lucida riflessione ma anche per alla sua intera biografia.

La motivazione

Nando Morra: “Il messaggio di Levi e il Mezzogiorno. Tra diserzione della sinistra e autonomia differenziata”, Associazione Infiniti Mondi Editore

Il messaggio di Levi e il Mezzogiorno. Tra diserzione della Sinistra e Autonomia differenziata. Nel saggio Nando Morra ricostruisce la figura e il pensiero di Carlo Levi, il suo carattere scomodo, la difficoltà di comprensione del valore della questione meridionale e della questione contadina, anche in un PCI mobilitato sul terreno della modernizzazione del Paese negli anni ’50. Temi che tornano di prepotente attualità oggi rispetto alla crisi climatica e al pericolo di rottura verticale del Paese con il progetto di Autonomia differenziata. Morra, sindacalista, politico, giornalista, uomo di cultura, ha dedicato un’intera vita alle battaglie a favore del Sud.

Menzione speciale della Giuria




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E poi ci complimentiamo anche con Geppino D’Alò per il suo romanzo nella sezione relativa e di cui anche pubblichiamo la motivazione-

GEPPINO D’ALÒ, La trappola dei confini


Il Premio speciale Sele d’Oro Mezzogiorno 2024 conferito dagli Enti Locali va al volume di Geppino D’Alò, pubblicato dalla casa editrice “Ad est dell’equatore”, per aver raccontato uno spaccato di storia italiana originale e poco conosciuto, che merita un’attenta rivalutazione. Il romanzo è ambientato nella Carnia del 1945, quando i tedeschi in ritirata affidarono a un corpo di cosacchi in fuga dall’Unione Sovietica il controllo di quella zona di confine. Questa vicenda generale si intreccia con quella della famiglia dell’ammiraglio Burgos, schieratasi in parte significativa con la lotta di resistenza, mentre un’altra parte restò legata al fascismo. Il racconto di questo contrasto familiare e dei duri conflitti di un’area complessa è reso con rara capacità narrativa e partecipazione, rivelando uno scrittore (e poeta) di notevole sensibilità. La linea di confine e la sua “paura del diverso”, che spesso “genera la violenza”, è un tema di estrema attualità, oltre che destinato a una specifica ricostruzione storica, e può essere applicato a tutte le realtà di frontiera, a cominciare dal Mezzogiorno.

La trappola dei confini



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