Giustizia e uguaglianza per tutti

I COMPITI DELLA REPUBBLICA

Attuiamo il 2 comma dell’articolo 3 della Costituzione

                                       CONCORSO DI IDEE                 

Oggi più che mai è indispensabile attivare iniziative di studio e di riflessione   sul dettato e il valore attuale della COSTITUZIONE nata dalla Resistenza, nella consapevolezza che essa rappresenta la LEGGE FONDAMENTALE della nostra REPUBBLICA DEMOCRATICA.

Prendendo atto con rammarico delle tante problematiche sociali e civili che affliggono il nostro Paese, Il Centro di Promozione Culturale INSIEME, l’ANPI, la CGIL CAMPANIA, l’ISTITUTO CAMPANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA, LIBERA, l’ARCI, LEGAMBIENTE, la rivista INFINITIMONDI ed altre Associazioni impegnate sulla difesa del patrimonio culturale e ideale rappresentato dalla COSTITUZIONE, hanno deciso di promuovere una riflessione adeguata sullo STATO DI ATTUAZIONE DEL SECONDO COMMA DELL’ARTICOLO 3  che, a differenza del primo comma,  è stato del tutto disatteso .

Il nostro intento è quello di sollecitare la messa in campo di idee e proposte concrete utili alla RIMOZIONE DEGLI OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE CHE LIMITANO LA LIBERTA’ DEI CITTADINI.

A tal fine, pertanto, abbiamo deciso di indire un BANDO DI CONCORSO sul tema:

“Giustizia e uguaglianza per tutti: I COMPITI DELLA REPUBBLICA

ATTUIAMO IL 2°COMMA DELL’ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE”   

Tale BANDO DI CONCORSO è rivolto a tutte le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Regione Campania e alle Associazioni giovanili, sociali, culturali e sportive del nostro  territorio regionale.

Siamo espressamente impegnati a promuovere successivamente tutte le iniziative utili alla concreta attuazione delle idee e delle proposte che saranno premiate.

Al fine di assicurare la necessaria autorevolezza a questa iniziativa, abbiamo redatto un MANIFESTO DI INTENTI che ne illustra le motivazioni culturali e sociali, chiaramente espresse nel corso del dibattito che si svolse nell’ASSEMBLEA COSTITUENTE.

Tale MANIFESTO DI INTENTI è stato sottoscritto da personalità del mondo della Cultura, dell’Educazione e dell’Associazionismo culturale, sociale e civile, che, condividendo la finalità dell’iniziativa, hanno espresso la propria disponibilità a contribuire alla sua realizzazione.

MANIFESTO D’INTENTI

Piero  Calamandrei nel 1947 si rivolgeva così ai componenti dell’ASSEMBLEA COSTITUENTE,

 parlando dei caduti italiani caduti durante la RESISTENZA:

“Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere: il grande lavoro che occorreva per restituire all’Italia libertà e dignità.

Di questo lavoro si sono riservata la parte più dura e difficile: quello di morire, di testimoniare con la fede e la morte la fede nella giustizia.

A noi è rimasto un compito cento volte più agevole: quello di tradurre in leggi chiare, stabili e oneste il loro sogno di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini per debellare il dolore”.

Queste parole danno conto in tutta evidenza della tensione culturale, morale e civile che animò il dibattito in quella sede e che, grazie a una sintesi alta tra i valori ideali del mondo liberale, di quello cattolico-democratico e di quello socialista e comunista, si concluse con la redazione della nostra CARTA COSTITUZIONALE.

I Costituenti avevano in mente l’idea di un’Italia socialmente avanzata, nella quale la libertà e la democrazia non fossero parole vuote, ma si coniugassero indissolubilmente con la giustizia sociale, l’uguaglianza e i diritti da riconoscere a tutti i cittadini.

Questi convincimenti li ritroviamo espressi chiaramente nell’articolo 3, che fu concepito, e per questo approvato con larga convergenza di consensi, come presidio essenziale al ritorno del fascismo.

 Nell’articolo 3 viene enunciato il principio dell’UGUAGLIANZA NELLA DIVERSITA’, che, per Lelio Basso, rappresenta la “virtù sovrana” della democrazia.

Nel primo comma viene affermata l’uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini, specificando espressamente il divieto di discriminazioni “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Nel secondo comma, prendendo atto che, nella realtà, all’uguaglianza riconosciuta in astratto, non corrisponde un’uguaglianza concreta e di fatto, si afferma che: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Si suole dire da alcuni che, nel primo comma viene sancita l’uguaglianza formale, in coerenza con la tradizione liberale, nel secondo, invece, viene perseguita un’uguaglianza sostanziale che ha le sue radici nella cultura socialista e cattolico-sociale.

E’ del tutto evidente che la dichiarazione contenuta nel primo comma: “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge” conferma uno dei principi fondamentali che si è affermato con la Rivoluzione francese, come volontà esplicita di abolire tutti i privilegi che si riconoscevano ai nobili e al clero e si negavano a tutti gli altri cittadini.

D’altro canto, però, nello stesso primo comma si afferma anche:” tutti i cittadini hanno pari dignità sociale” ed è importante evidenziare la novità significativa del sostantivo” dignità” e dell’aggettivo” sociale”.

Di qui la conferma della perfetta coerenza dei due commi che non prefigurano affatto due diversi modelli di società, ma si integrano a vicenda perché, come afferma la giurista Elena Paciotti:”il rispetto dell’uguaglianza formale non può essere indifferente agli aspetti concreti della vita delle persone”.

I Padri e le Madri Costituenti erano consapevoli che l’Italia usciva da venti anni di dittatura e ingiustizie e, quindi, non era pensabile rendere immediatamente concreta l’uguaglianza nel Paese.

Era per questo necessario redigere una Costituzione che, oltre alla proclamazione dei diritti, avesse il carattere di un PROGETTO IN DIVENIRE.

Questo concetto è chiaramente espresso da Piero Calamandrei nel discorso che tenne il 26 Gennaio 1955 agli studenti universitari di Milano:

“L’articolo 34 della Costituzione dice< I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”>. Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra Costituzione c’è un articolo che è il più importante di tutta la Costituzione, il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così:< E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…>”.

E Calamandrei continua:” E’ compito della Repubblica di RIMUOVERE GLI OSTACOLI CHE IMPEDISCONO IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA : quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo……………Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre  con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare nemmeno democratica perché UNA DEMOCRAZIA IN CUI NON CI SIA QUESTA UGUAGLIANZA DI FATTO, IN CUI CI SIA SOLTANTO UN’UGUAGLIANZA DI DIRITTO, E’ UNA DEMOCRAZIA PURAMENTE FORMALE”.

L’articolo 3, quindi, rappresenta l’essenza stessa di questo PROGETTO IN DIVENIRE, che assegna un compito specifico a tutto il complesso dei poteri pubblici della Repubblica costituito dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato: RIMUOVERE GLI OSTACOLI ATTRAVERSO POLITICHE PUBBLICHE ECONOMICHE, REDISTRIBUTIVE ED EDUCATIVE.

Nel corso di questi anni, a partire dall’entrata in vigore della nostra Costituzione, pur tra tante difficoltà, ritardi e contraddizioni, si è lavorato per una progressiva sua attuazione.

Ma tanto resta ancora da far . Basti pensare agli articoli 1 e 3 .

Con riferimento, in particolare all’articolo 3, va sottolineata la quasi nulla attenzione che si è avuta negli anni a quanto è prescritto nel secondo comma.

Quell’imperativo scandito con grande forza civile e morale: E’ COMPITO DELLA REPUBBLICA………………. non soltanto non ha trovato attuazione, ma si è fatto del tutto per accantonarlo, come se non fosse stato mai scritto.

 In realtà i nostri Costituenti erano consapevoli che ciò potesse accadere.

Lo dice a chiare lettere Calamandrei agli studenti di Milano: “La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere! QUANTO LAVORO VI STA DINANZI!”.

E più avanti afferma: ”la Costituzione dà un giudizio polemico,  un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale attuale,  che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione graduale che la Costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani. MA NON E’ UNA COSTITUZIONE IMMOBILE CHE ABBIA FISSATO UN PUNTO FERMO, E’ UNA COSTITUZIONE CHE APRE LE VIE VERSO L’AVVENIRE”.

 Calamandrei conclude il suo discorso ammonendo i giovani che il PROGETTO IN DIVENIRE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE non va avanti se non si sconfigge LA MALATTIA DELL’INDIFFERENTISMO e conclude:” La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. LA COSTITUZIONE E’ UN PEZZO DI CARTA, LA LASCIO CADERE E NON SI MUOVE: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibili; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”.

Durante la RESISTENZA tanti italiani non restarono indifferenti rispetto allo sfascio del nostro Paese.

 Non si rassegnarono accettando quella triste realtà. Non si voltarono dall’altra parte e divennero PARTIGIANI, dando un contributo rilevante alla salvezza dell’Italia.

Oggi, pur in condizioni del tutto diverse, dobbiamo decidere se continuare a vivere tra lamenti e indifferenza o se, invece, non sia moralmente più esaltante considerare ancora attuale il messaggio di Calamandrei,  assumerci la nostra parte di responsabilità,  fare nostri i valori ideali che ispirarono la resistenza antifascista, riflettere sui principi fondamentali della nostra costituzione e assicurare il combustibile nessario che fino ad ora e’ mancato per l’attuazione piena della costituzione, a partire dal secondo comma dell’articolo 3.

MANIFESTO DI INTENTI

Promotori:

-NICOLA RICCI-Segretario generale CGIL Campania

-CIRO RAIA- Presidente ANPI Napoli

-GUIDO D’AGOSTINO-Professore  Storia moderna  e contemporanea

                                     Presidente Istituto campano per la Storia della RESISTENZA

-MARIANO DI PALMA- Presidente LIBERA Campania

-GIANFRANCO NAPPI- Direttore Rivista INFINITIMONDI

-VITTORIO MAZZONE-Presidente Centro di Promozione Culturale INSIEME-

-LEGAMBIENTE

-ANTONELLO SANNINO-Segretario ARCI Napoli

 ADESIONI:

 -MASSIMO VILLONE Professore emerito di Diritto Costituzionale

                                      Presidente del Coordinamento  per la democrazia costituzionale

–PAOLO MADDALENA-Vice Presidente emerito Corte Costituzionale

-DON TONINO PALMESE Presidente FONDAZIONE POLIS

-VALERIA PARRELLA Scrittrice      

-VINCENZO CALO’ –Vice Presidente nazionale ANPI

-ISAIA SALES-Saggista-Docente universitario di Storia della criminalità urbanizzata

-ALBERTO LUCARELLI Professore ordinario di Diritto Costituzionale Università di Napoli Federico II

-ALESSANDRO DAL PIAZ Professore ordinario di Progettazione urbanistica

-LUIGI MASCILLI MIGLIORINI Professore ordinario di Storia moderna- Accademico dei Lincei

-TOMASO MONTANARI-Professore Storia dell’arte moderna

                                           Rettore dell’Università per stranieri di Siena

-NINO DANIELE già Assessore alla Cultura  del Comune di Napoli -Presidente Premio AMATO LAMBERTI

-UGO LEONE –Professore ordinario di Politica dell’ambiente

-EMILIANO BRANCACCIO-Professore associato di Politica economica Università del Sannio

-LORENZO MARONE   Scrittore

-FANIO GIANNETTO  per il Comitato romano per il ritiro di ogni autonomia differenziata , per l’unità della Repubblica e per la rimozione di tutte le disuguaglianze

-COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE-Comitato territoriale di Napoli

-CLAUDIO RIOLO-Rete per la diffusione della cultura antimafia nella scuola-Palermo

-GEPPINO FIORENZA  -Presidente AsCenDer, Centro di Documentazione e Ricerca                        

-FRANCESCO DOMENICO MOCCIA Professore ordinario di urbanistica- Segretario generale  dell’INU

-GAETANO STORNAIUOLO- Professore associato di Scienze delle Finanze

-ERALDO AFFINATI    Scrittore                                                 

– PASQUALE SCIMECA Regista cinematografico

 – NICOLA GIULIANO Produttore cinematografico

-RENATO CARPENTIERI       Attore                                      

 – CARLO MORELLI   Musicista

-VALERIA LIMONGELLI-Dirigente scolastica 33 C.D.RISORGIMENTO Napoli

  -ANNA SARFATTI Scrittrice                                              

-SAVERIO PETITTI-Dirigente scolastico ITIS FERRARIS Napoli

-MARIA CARMELA IORIO- Dirigente scolastico della S.M.MONTALCINI Afragola

-GABRIELLA RUSSO-Dirigente scolastico Istituto MARIE CURIE Napoli

-DORA GENTILE-Docente Istituto MARIE CURIE Napoli

-ANNA GAROFALO-Docente- Referente LIBERA Salerno

-ROSARIO D’UONNO-Direttore MARANO SPOT FESTIVAL

-GIUSEPPE COTRONEO-Dirigente scolastico L.S.BRUNELLESCHI Afragola

-MARIA GRAZIA SILVERII-Dirigente scolastico S.M.ROCCO Afragola

-Associazione Borgo San Michele-Minori

-Associazione culturale IL DIALOGO-Salerno

BANDO DI CONCORSO

“Giustizia e uguaglianza per tutti: I COMPITI DELLA REPUBBLICA

Attuiamo il 2° comma dell’articolo 3 della Costituzione”

PREMESSA

Centro di Promozione Culturale INSIEME, ANPI, LIBERA,  CGIL CAMPANIA,ISTITUTO CAMPANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA, la rivista INFINITIMONDI, ARCI e LEGAMBIENTE, indicono e organizzano un CONCORSO PUBBLICO dal titolo : ”Giustizia e uguaglianza per tutti :I COMPITIDELLA REPUBBLICA”, con l’intento di :

– promuovere un ampio confronto sullo stato di attuazione della COSTITUZIONE

– l’elaborazione di idee e progetti finalizzati alla concreta attuazione del 2° comma dell’articolo 3 della Costituzione.

                                                           ————

Art.1-La partecipazione al predetto CONCORSO PUBBLICO è aperta a tutte le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Regione Campania e alle Associazioni giovanili, culturali, sociali  e sportive del territorio regionale;

Art.2- Il CONCORSO prevede due Sezioni: una rivolta agli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado ed un’altra rivolta alle Associazioni i;

Ciascuna delle due Sezioni è articolata in quattro AMBITI :

-AMBITO LETTERARIO (Prosa: un saggio o un testo narrativo di max 5 cartelle  con supporto cartaceo e digitale-Poesia :max 40 versi);

-AMBITO GRAFICO-PITTORICO 1 elaborato su supporto cartaceo maxcm35x50 in tecnica libera;

-AMBITO CINEMATOGRAFICO 1 cortometraggio di durata compresa tra ii 5 e i 15 minuti-1 spot(con supporto digitale: CD-Rom o DvD) corredati da una scheda tecnica e una sinossi;

-AMBITO MUSICALE 1 canzone con musica e parola originali (con supporto digitale CD-Rom);

Art.3-I prodotti presentati saranno valutati con giudizio insindacabile da una GIURIA composta da esperti dei 4 AMBITI  previsti dal Concorso;

Art.4-Le opere in concorso, accompagnate da una scheda tecnica riassuntiva dei dati dei soggetti concorrenti, dovranno essere presentate entro le ore 12 del 20 Febbraio 2024 al seguente indirizzo:

Centro di Promozione Culturale INSIEME c/o Prof. Vittorio Mazzone via Luisa Sanfelice n.12-80026 CASORIA(Napoli);

Art-5 Per ciascuna delle due Sezioni annunciate STUDENTI e ASSOCIAZIONI sono previsti i seguenti premi:

-attestato di partecipazione per tutti i soggetti partecipanti

-targa di riconoscimento  e €300 ai primi classificati di ciascun ambito

-targa di riconoscimento e €200 ai secondi classificati di ciascun ambito

-targa di riconoscimento e €100 ai terzi classificati di ciascun ambito;

Art.6-tutti  i lavori presentati non saranno restituiti e verranno utilizzati per realizzare una mostra itinerante a disposizione delle istituzioni scolastiche, delle associazioni e dei comuni che ne faranno richiesta;

Art.7-le premiazioni saranno effettuate nel corso di una pubblica manifestazione  che si terrà  nella giornata del 25 aprile 2024 in un luogo che sarà reso noto con una apposita comunicazione.

Art.8-Le Istituzioni scolastiche della Regione Campania e le Associazioni interessate a partecipare al Concorso, entro il 20 febbraio 2024, devono segnalare la propria adesione utilizzando il seguente indirizzo email: vittoriomazzone@libero.it-

Art.9-Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere al Prof.Vittorio Mazzone- vittoriomazzone@libero.it-

Tel:3491962880

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DA IL MATTINO

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