Firme importanti hanno sottoscritto l’Appello contro il Faro a Piazza Garibaldi, da Tommaso Montanari a Maurizio De Giovanni, da Isaia Sales a Ugo Leone, con tutta Rigenera e in testa Emma Buondonno, Alfonso De Nardo, Francesco Escalona, Stefania Caiazzo. L’iniziativa avrebbe certo meritato più attenzione anche dal sistema informativo: ma non è una novità la sottovalutazione su temi importanti che viene spesso da questo mondo.

Per noi è anche una lezione però: fare di più con le nostre forze che, per quanto piccole, non sono però esigue e secondarie.

E allora quel che dobbiamo sapere e dirci, con sincerità, è che dopo il silenzio del sistema politico istituzionale della Regione e della Città Metropolitana sulla Proposta di Legge Rigenera che è giunto fino all’ostruzionismo verso il proprio Statuto, consumando così una rottura democratica verso la spinta partecipativa che ha mobilitato tante energie della società campana, e mentre il mondo politico campano è in attesa paralizzata della sentenza del 9 aprile della Corte Costituzionale, noi dobbiamo rilanciare tutta la nostra iniziativa, fino all’Assise di maggio nella quale vogliamo porre in termini stringenti a tutte le forze politiche democratiche la questione della crisi climatica e dell’abbinamento di giustizia ambientale con giustizia sociale nei termini radicali che richiede la situazione: su questo la rottura di contenuti, metodi e personale politico deve essere netta e senza possibilità di equivoci con il più recente passato delle esperienze di governo in Campania.

Come ha giustamente sostenuto il Segretario Regionale della Fillea CGIL Vincenzo Maio nell’ultimo incontro di Rigenera lo scorso venerdì allo Spi-CGIL che, tra l’altro, oltre a presentare l’Appello contro il Faro ha fornito anche l’occasione di ricordare Sandro Dal Piaz a partire dal suo ultimo Saggio pubblicato sul nuovo numero di Infinitimondi e nella battaglia contro il Salva Milano: siamo in una situazione straordinaria e dobbiamo saper costruire risposte che siano all’altezza di questa straordinarietà della situazione.

Giovedì 10 aprile ci vediamo ad Acerra per discutere del terzo pilastro della Proposta Rigenera: la conversione ecologica della produzione agroalimentare in Campania. Da ultimo alla Festa della FLAI CGIL tenuta sul Fondo Nappo a Scafati bene confiscato alla camorra – esempio e pratica di quell’altra agricoltura e di quell’altra socialità e legalità possibili – con Patrizia Spigno e Igor Prata, Segretario Regionale di quel sindacato, siamo tornati con forza sulla stessa Proposta Rigenera.

E’ fondamentale che questo incontro, come tutti i precedenti, continui ad essere ricco di contributi e di partecipazione. Anzi e, se possibile, la veda crescere ulteriormente questa ricchezza, in un crescendo fino all’Assise di maggio. Stiamo andando probabilmente ad un confronto che potrà anche assumere aspetti di scontro con pezzi importanti del sistema politico e di interessi campano e in una situazione del genere la differenza la fanno le idee e la forza sociale che queste sanno mobilitare: non dimentichiamolo.

Quello che non potremo consentire, dopo la vergogna della palese violazione dello Statuto già consumata, è in vista delle prossime elezioni regionali la presentazione di programmi indistinti, generici, pieni di vuoti impegni: lo diciamo con pacatezza ma anche con fermezza a tutte le forze in campo.

Ci vediamo giovedì alla Casa del Popolo di Acerra mentre lo spirito di Rigenera sta comunque generando lo sviluppo di tante altre mobilitazioni autonome ma non meno importanti: vedete tutte le locandine di seguito. Dipenderà da tutti noi se queste molteplici soggettività sapranno porsi in relazione, sviluppare percorsi comuni capaci di, valorizzando ciascuno, dare più forza a tutti. In caso contrario tutti saremmo comunemente sconfitti. Ed io penso che sia proprio la delicatezza della questione ambientale e sociale a richiedere un atto di intelligenza e di lungimiranza.

Gianfranco Nappi

Vuoi ricevere un avviso sulle novità del nostro sito web?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Termini e Condizioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *