Nell’Enoteca Provinciale di Caserta abbiamo presentato il 12 novembre scorso il nuovo libro di Salvatore Minieri intitolato in modo efficace “Pane e Veleno”, Edizioni Italia. Si tratta di un saggio che consiglio a tutti di leggere, a partire dalle scuole. Infatti, come dice l’autore “svela i rischi alimentari più spaventosi, gli interessi delle mafie e i raggiri delle multinazionali nell’alimentazione di tutti i giorni. Vengono utilizzate narrazioni e storie molto chiare volte a smascherare truffe e raggiri pericolosi per la salute del pubblico”. Tutto viene scritto senza alcun filtro di censura o timore. Le grandi industrie oggi usano quantità spaventose di diserbanti, veleni e glifosato e vengono passate al setaccio nei vari capitoli anche attraverso lo studio di importanti documenti di università e ricercatori di fama internazionale. Viene dimostrata l’inesistenza delle intolleranze al glutine, ma conferma che le allergie alimentari degli ultimi dieci anni sono scatenate esclusivamente dalle quantità massicce di fitofarmaci e prodotti chimici nella produzione e lavorazione di grano e derivati.
Per la prima volta, in un testo vengono presentati anche studi scientifici che mettono in correlazione l’uso di prodotti chimici in materia di lavorazione alimentare e la probabilità più alta di contrarre patologie oncologiche o, quando assunti inconsapevolmente da donne in gravidanza, di dare alla luce figli con problemi di autismo. Persino le multinazionali e le società più potenti (Coca Cola, McDonald’s, Heineken, Barilla, Bayer), che infilano quotidianamente cibo tossico nei nostri piatti, vengono messe sotto la lente di analisi senza omissioni.
Si tratta di un libro scritto per essere portato sempre in tasca, quando si mangia e si esce o quando si comprano alimenti. Infatti, in ogni gesto di semplici consumatori si nascondono insidie terribili per la salute collettiva: “Pane e Veleno” è stato scritto proprio per mettere in guardia ogni lettore. E’ un testo originale per l’impostazione narrativa ed espositiva che abbraccia un periodo storico vastissimo: dai cibi nocivi delle epoche più antiche – alimenti che hanno intossicato greci, romani, inglesi del periodo vittoriano, intere popolazioni dal dopoguerra ad oggi, fino alla massificazione velenosa dei boom degli anni ’60 e ’80 – per arrivare ad analizzare le terribili mode dei fast food e dell’All you can eat con le patologie che stanno scatenando drammaticamente.
In vari capitoli vengono dedicati spazi anche alle truffe perpetrate nei ristoranti e nei punti dove l’alimentazione non può essere controllata. Dalla bassissima qualità delle materie prime alle truffe sui rincari dei prezzi, “Pane e Veleno” porta alla luce anche le manovre speculative messe in piedi negli ultimi tre anni da ristoratori e commercianti del settore alimentare.
Nello stesso tempo Minieri non dimentica la grande beffa delle oltre centomila bufale fatte sparire in Campania e nel Mezzogiorno italiano con l’allarme della brucellosi. Tutti quegli animali sono finiti nelle mani di un solo gruppo imprenditoriale e poi rivenduti a prezzi esorbitanti a grandi catene di fast food con indicazioni alimentari completamente fasulle.
Infine nel volume si indagano anche le ultime frontiere attraversate dai sodalizi criminali che – come viene rilevato dalle recenti stime – nel periodo dell’emergenza pandemica hanno messo le mani su quindicimila ristoranti e locali dove solitamente andiamo a consumare cibo.
Con amarezza l’autore sottolinea che oramai non mangiamo più per gusto, ma consumiamo per andare indietro alle nuove tendenze e alle mode. Tutto questo avviene dagli anni 60, quelli del
boom che ci impose il frigorifero, anche con la moda di andare ogni tanto al ristorante. In quel periodo sono iniziate le più pericolose truffe alimentari a danno dei consumatori, che vanno avanti ancora oggi. Infatti da più di cinque anni abbiamo toccato il punto più basso della catena alimentare: con pesce crudo spesso contaminato, oli taroccati, pomodori cinesi spacciati per oro campano. Fino ad arrivare alla mozzarella che di frequente viene sbiancata con calce fino alla peggiore carne che finisce nelle catene dei fast food. Tutto ciò ha comportato una forte crescita delle intolleranze alimentari nelle nostre comunità.
Con le sue storie ben documentate Minieri ci fa entrare nei segreti della contraffazione, appunto del cibo avvelenato, svelando ed approfondendo argomenti fondamentali per la qualità della nostra vita, che fino ad oggi erano rimasti coperti da una spessa coltre di silenzio e di omertà. Per questi motivi ribadiamo che è un volume da leggere con attenzione, anche nelle scuole e tra i giovani.
Pasquale Iorio