Vittorio Silvestrini è stato scienziato di fama internazionale. Tra i primi ad avvertire già negli anni ’70 del secolo scorso l’urgenza di un cambio di paradigma nel modo di concepire lo sviluppo e l’organizzazione della società di fronte all’insorgente questione ambientale. Tra anni ’70 e ’80 Consigliere Regionale del PCI in Campania diede un contributo di grande rilievo nella fase di avvio del regionalismo. Ideatore e costruttore tenace, insieme ad un gruppo di giovani entusiasti e intelligenti, di una delle esperienze più importanti nate a Napoli negli ultimi tre decenni, Città della Scienza,, che, nella sua fase alta, ha saputo guadagnarsi attenzione internazionale proiettando la città in una dimensione di straordinario rilievo e disegnando per la sua area occidentale un futuro possibile se solo vi fosse stata la capacità di perseguirlo a tutti i livelli.
L’ho conosciuto negli anni del PCI. L’ho poi incontrato in tante altre occasioni.
Devo poi a Vincenzo Lipardi e a lui la scelta di volermi dentro l’esperienza di Città della Scienza dal 2016, cosa di cui sarò sempre grato a entrambi.
Non lo incontravo da alcuni anni, da quando tante storie hanno preso un’altra piega.
Fin quando è stato possibile, parlavo di noi e di lui, sempre con l’ammirazione dovuta ad una personalità così grande, con Pietro Greco, suo e mio amico fraterno.
Penso che Napoli e la sua cultura gli debbano molto.
Ciao Vittorio
Gianfranco Nappi
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Ugo Leone da la Repubblica
La foto in evidenza è tratta dal sito di Città della Scienza