In queste giornate di caldo, afa, umidità esasperanti stiamo toccando con mano ( ma di quali conferme abbiamo bisogno ancora? ), quanto la rottura climatica sia avanzata ed abbia impatti fortissimi sul piano sociale soprattutto per le aree più esposte: per gli anziani costretti a stare chiusi in casa, e magari in case surriscaldate dalla loro vetustità o dal loro basso livello di servizi; per i lavoratori che devono lavorare all’aperto, a cominciare da quelli dell’edilizia. Così nasce, per riflettere su questo l’iniziativa di giovedì 15 luglio a Napoli promossa con Rigenera da Spi e Fillea Cgil insieme a Nuove Rigenerazioni Campania a voler sottolineare anche l’importanza di un pensiero nuovo da mettere in campo per riorganizzare l’intero assetto e vita delle città: non dal punto di vista della rendita, che continua a farla da padrona, ma da quello dei cittadini.
E il 18 luglio è anche il giorno che segna il 63 dal deposito della Proposta di Legge Rigenera al -consiglio Regionale: e 60 giorni dopo il Consiglio non ha compiuto ancora un solo atto istituzionale per affrontarla così come lo Statuto pure imporrebbe e soprattutto imporrebbe appunto l’incedere di cambiamenti climatici i cui effetti negativi e i cui fattori strutturali non sono al centro dell’azione delle istituzioni.
2024-07-17