GIOVEDI’ 20 GIUGNO DALLE ORE 15.30 RIGENERA SI RIUNISCE AL CONSIGLIO REGIONALE PER PRESENTARE LA PROPOSTA DI LEGGE DEPOSITATA, SOLLECITARE IL CONSIGLIO ALL’ESAME E PRESENTARE LA MOBILITAZIONE PER LA VERTENZA AMBIENTE CAMPANIA
Giovedì 20 giugno presso la Sede del Consiglio Regionale al Centro Direzionale si tiene l’Assemblea di Rigenera Campania. L’incontro rappresenterà una opportunità importante per presentare i contenuti della Proposta e il quadro di mobilitazione che da questo appuntamento sarà lanciato per fare sì che il Consiglio Regionale mantenga fede al disposto dello Statuto che lo obbliga ad esaminare la Proposta presentata entro 90 giorni dal deposito delle firme avvenuto lo scorso 18 maggio.
La Proposta Rigenera pone alla Regione il tema di una vera e propria svolta in materia ambientale e di lotta ai cambiamenti climatici con: blocco del consumo di suolo; spinta per le comunità energetiche solidali; conversione ecologica della produzione di cibo. Il tutto con 65 disposizioni precise e concrete contenute nel suo articolato.
Interverranno i rappresentanti delle oltre 100 tra Associazioni e singole personalità che hanno aderito e promosso la Campagna. Tra gli altri prenderanno la parola: Massimo Villone, Sandro Dal Piaz, Ugo Leone, Emma Buondonno, Enzo Maio Segretario Regionale Fillea-CGIL, Franco Tavella Segretario Regionale Spi-Cgil; Alessio Curatoli Presidente Arci Campania; Tonino Scala Segretario Regionale SI; i rappresentanti di Slow Food; Francesco Escalona Presidente di Nurige Campania; le Associazioni promotrici della Carta di Carditello, in un elenco di contributi che si va arricchendo anche nelle prossime ore.
L’Assemblea lancerà una vera e propria Vertenza Ambiente Campania per ottenere quella svolta in materia ambientale che le politiche dell’attuale governo nazionale e Regionale invece non solo non assicurano ma in più di un caso contraddicono: il Governo nazionale, solo per fare un esempio, ha ‘sciolto’ i Contratti Istituzionali di Sviluppo, strumento che aveva avviato il Progetto Regi Lagni con 200 milioni di finanziamento mentre la Regione Campania, con la sua nuova legge urbanistica ha riaperto lo scellerato consumo di suolo in favore della rendita fondiaria.