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Per domani 31 maggio è stata indetta una manifestazione a Porta Nolana per protestare contro la chiusura per 3 mesi di buona parte della linea Baiano-Napoli della Circumvesuviana: appuntamento quanto mai opportuno.
I Sindaci del Nolano sembra si siano ‘svegliati’ e si annuncia una richiesta di incontro con gli amministratori dell’Eav.
Non sarebbe male, a dire il vero, un segno di mobilitazione anche da parte dei sindacati, sia a tutela dei lavoratori dell’Azienda e sia in solidarietà con tutti gli altri lavoratori, studenti e pensionati che sui treni viaggiano.
E la Città Metropolitana, nulla ha da dire?
Si vedrà.
Ma è possibile che al tempo in cui il Trasporto Pubblico Locale diventa elemento decisivo di gestione ambientalmente equilibrata della mobilità e fattore reale di giustizia sociale contenendo i costi per lavoratori e lavoratrici del loro spostarsi, al netto della linea Napoli-Sorrento, che pure ha i suoi problemi…, ma che essendo destinata a luoghi turistici, da Pompei alla Penisola sorrentina, gode comunque di un trattamento privilegiato, tutte le altre linee della Circumvesuviana hanno subito progressivi e costanti colpi di ridimensionamento e di decadimento? Nulla hanno da dire gli Amministratori dell’EAV? A chi danno conto del loro operato?
Il caso della linea Baiano-Napoli è un emblema di questo processo, con orari dilatati tra un treno e l’altro e con la vera ridicolaggine dell’ultimo treno che da Napoli riparte a fine giornata: alle 20.00!
Ma dove si è visto mai che una metropolitana, perché nei fatti questo dovrebbe essere la Circumvesuviana per l’area metropolitana di Napoli, fa la sua ultima corsa alle 20.00 di sera? E, d’estate, con il sole ancora alto…
Certo è che fino a quando non di tornerà ad investire sul trasporto pubblico locale, né i problemi di congestione del traffico, né quelli di pulizia dell’aria- che detto per inciso proprio nella pianura attraversata dalla linea Napoli-Baiano raggiungono livelli superiori a quelli delle zone più inquinate d’Europa – né quelli di una mobilità anche socialmente sostenibile potranno realmente affermarsi.
Con la proposta di legge regionale Rigenera, che entro il 16 agosto il Consiglio Regionale ha l’obbligo statutario di esaminare, proponiamo che il Trasporto Pubblico Locale, e segnatamente quello su ferro sia messo al centro della definizione di un Piano organico di potenziamento e di sviluppo.
Sacrosanta mobilitazione quindi.
Assistere passivi non si può.
Gianfranco Nappi
Da un po’di tempo, in barba alle regole per la sostenibilità ecologica, qualità dell’aria, qualità di vita dei cittadini campani, si assiste passivamente a riduzione e cattiva gestione dei mezzi di trasporto pubblico meno inquinanti, come quelli su rotaie. Situazione vergognosa è l’interruzione della mobilità ferroviaria su ben due tratti della linea storica Salerno-Napoli. Si sono introdotti bus sostitutivi, inquinanti e con gravi ripercussioni sul traffico. La Regione assiste impotente, pur sborsando fior di soldi per mantenere questi autobus. Soldi che ptrebbero essere utilizzati, per risolvere più velocemte, il problema ferroviario. Vergogna è l’unica parola che mi viene da dire. Sostenibilità, transizione ecologica, sono parole sconosciute a questa Giunta che ci amministra. Credo che noi cittadini non possiamo rimanere a guardare
Ormai ci sono solo due corse che fermano a Portici o a Ercolano, per le altre bisogna cambiare a Torre Annunziata, tutto a favore di un risparmio di dieci minuti per arrivare direttamente a Sorrento, una cosa assurda anche i treninturistici, almeno ci spiegassero il senso di quello che fanno