Dicevamo nel nostro ultimo Diario (https://www.infinitimondi.eu/2024/05/27/diario-di-rigenera-3-oggi-la-riflessione-di-ugo-leone-da-la-repubblica-sul-bradisismo-ma-in-ben-altra-e-nocivissima-direzione-citta-metropolitana-e-regione-vanno ), che la parola che spiega più di tutte la strategia delle istituzioni campane si scrive rigenerazione urbana ma si legga densificazione : e all’ombra della rigenerazione-densificata si fa rientrare dalla porta principale quel che a parole si era fatto uscire dalla finestra, e cioè il consumo di suolo. Un consumo, peraltro, socialmente iniquo: perchè di da’ nuovo spazio alla rendita fondiaria e si incrementano le occasioni di recupero di manufatti industriali abbandonati finalizzato a generare nuovo valore e ad incrementare la gentrificazione della città ( Riqualificazione e rinnovamento di zone o quartieri cittadini, con conseguente aumento del prezzo degli affitti e degli immobili e migrazione degli abitanti originari verso altre zone urbane. Da Treccani. ).
Nino Daniele ci ha segnalato questa ultima perla del Comune di Napoli: il Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico: nuove norme per l’Area Unesco ed esercenti coinvolti nella definizione dei progetti. Un Regolamento che non seleziona-riduce gli spazi pubblici occupati – che ormai rendono difficile anche il muoversi a piedi – ma sostanzialmente benedice l’occupazione di suolo pubblico anche nell’area Unesco e apre la stura alla occupazione di ogni residua area purchè fatta con estetica regolamentata…Ma questo è il meglio che la cultura di governo di una grande città come Napoli riesce ad esprimere?
Intanto si è tenuta ieri una importante riunione del Coordinamento Regionale Rigenera per decidere le iniziative successive alla presentazione delle 13.000 firme a supporto della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare Regionale : è certo che in questa iniziativa si ritrova una delle poche carte in mano a chi pensa al bisogno di uno sviluppo diverso per provare, sul breve, a invertire la tendenza. E a sollecitare tante energie che all’interno delle forze politiche che governano Napoli e la Campania pure vorrebbero andare in una direzione diversa. G.N.
Il Regolamento comunale