Nella giornata di mercoledì 23 aprile si è consumato un misfatto politico. La mattina a Palazzo Serra di Cassano, luogo simbolo della lotta per la difesa e la promozione dei valori costituzionali e di tutta una storia di lotta per la libertà, si sono riunite 30 Associazioni, Movimenti, Sindacati e, a conclusione di un lungo percorso di elaborazione, hanno presentato una ipotesi legislativa organica per la difesa del suolo e il governo del territorio.

Tra di essi c’era anche Rigenera Campania in rappresentanza della sua amplissima rete di realtà territoriali mobilitate.

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Nel pomeriggio, il Consiglio Regionale si è riunito e ha – insistiamo, nonostante le denunce di contrarietà del meglio della cultura urbanistica – in 50 minuti, desideroso di chiudere in fretta e quasi di nascosto la pratica, e in accordo maggioranza e opposizione di centrodestra, approvato le sue norme urbanistiche che si possono ben definire MANGIASUOLO in un tempo in cui, per la stessa economia e soprattutto per la vita delle persone, i cambiamenti climatici imporrebbero ben altro rapporto con suolo, ambiente, natura. E questo, nonostante le denunce di contrarietà del meglio della cultura urbanistica

Con una fretta che altre cause meriterebbero si è corso a chiudere la pratica. Interessi forti che premono e, probabilmente, anche la volontà di evitare l’esplodere della contraddizione di queste norme con la proposta del Tavolo delle Associazioni presentata ieri; con la Campagna Rigenera per un intervento organico di azioni contro i cambiamenti climatici, Proposta sottoscritta ormai da quasi 12.000 cittadini campani e approvata da oltre 10 consigli comunali di città piccole, medie e grandi della Regione, che il 16 maggio approda al Consiglio regionale con la consegna delle firme; con le posizioni di settori sempre più consistenti dello stesso principale partito del governo della regione.

Calcolo miope e di corto respiro.

Perchè su materie così delicate bisognerebbe cercare come il pane la partecipazione, argine vero del prevalere dell’interesse generale su quelli particolari e, invece, con il pomeriggio di ieri la si è presa a schiaffi la partecipazione.

Perchè proprio l’intensità degli effetti dei cambiamenti climatici impone un cambiamento radicale di politiche e di visioni che norme come quelli approvate invece confermano, nonostante tutto.

E perchè le proposte in cammino non si fermeranno.

Non si fermerà in modo particolare Rigenera che con il suo percorso di grande originalità, di mobilitazione diffusa in tutta la Regione, di adesione popolare. di costruzione partecipata delle sue scelte e proposte, si presenta come una vera novità politica, fuori da ogni schema politicista, ancorata alla più intransigente coerenza sui contenuti.

Prossimo appuntamento il 16 maggio quando con una bella mobilitazione vogliamo coronare il completamento di questa prima, straordinaria fase di impegno con la consegna al Consiglio Regionale delle Firme raccolte.

Le ultime decisioni del Consiglio Regionale dicono una cosa molto chiara per tutte le protagoniste e i protagonisti della Campagna Rigenera: tanto è stata fondamentale in questa prima fase la capacità di mettere in campo proposte nuove e di raccogliere su di esse il massimo di consenso quanto dal 16 maggio sarà indispensabile sviluppare, su questa importante e innovativa base propositiva, una inedita, intelligente, larga, duratura capacità di mobilitazione e di conflitto. Ed è da questo, non da concessioni dall’alto, che verranno i risultati attesi. E se saremo capaci di mettere questo in campo, lorsignori si illudono per questo loro momentaneo successo: i risultati verranno. Sì che verranno.

Gianfranco Nappi

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3 commenti

  1. concordo anche vista la battaglia vinta dalle klimateseniorinnen in svizzera

  2. Davvero è allarmante come anni e anni di dibattito urbanistico sullo stop al consumo di suolo sulla salvaguardia dei centri storico su la difesa delle aree agricole e in aggiunta sui cambiamenti climatici, ormai in atto ,si possa approvare una legge urbanistica in Campania di tale portata negativa.Bene fa Rigenera a espandere e fare conoscere tali problematiche ma come architetto ricordo che negli anni 70 Cervellati,bernando Secchi,Rossi Doria ecc ecc.ponevano queste questioni .Comunque repetita iuvant .PS quando si parla di riqualificazione vengono i brividi!!!


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