Il 7 marzo il Consiglio Comunale di Bracigliano con il suo Sindaco sen. Gianni Iuliano ha approvato all’unanimità la Proposta Rigenera, primo Consiglio della Campania. Un fatto di grande importanza e valore.

La Proposta è all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di Avellino convocato per l’11 marzo mentre il 14 marzo è all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di Marano del prossimo 14 marzo.

PROPOSTA-DI-DELIBERA-RIGENERA-COMUNE-DI-MARANO

SABATO 9 MARZO DURANTE E DOPO LA FINE DE LA NATURA DEL PENSIERO:

PIEDIMONTE MATESE

VISCIANO

9-marzo-1
Domenico Montanaro Presidente Unitre Visciano
Sabato Trinchese Sindaco di Visciano

E DOMENICA 10 MARZO ANCORA INIZIATIVE IN REGIONE

BOSCOREALE

FIRMANO ANCHE IL SINDACO DI BOSCOREALE PASQUALE DI LAURO E DIVERSI ASSESSORI COMUNALI

MERCOGLIANO

ROCCAPIEMONTE

CASAGIOVE

PORTICI

GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA VERSO LA MOBILITAZIONE DEL 21-24 MARZO CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO

La proposta di RIGENERA CAMPANIA per il governo del territorio nella crisi climatica

In due secoli e passa la “rivoluzione industriale” basata sul saccheggio predatorio delle risorse naturali ha riversato sul pianeta scarti ed emissioni imponenti che hanno ormai innescato serie alterazioni climatiche. Stiamo già assistendo ai loro drammatici effetti con un crescendo che fa intravedere rischi cruciali per le comunità umane più esposte. E così si moltiplicano opposte dinamiche meteorologiche estreme, con eventi alluvionali via via più catastrofici e periodi di siccità che minacciano estese desertificazioni. Nelle aree urbane iper-cementificate si registrano deleteri picchi di calore, mentre lo scioglimento dei ghiacci sui monti sconvolge i paesaggi interni e quello dei ghiacci polari fa innalzare il livello dei mari minacciando di sommergere isole e fasce costiere.

Ma l’avidità degli interessi economici forti non solo continua a sopraffare gli incerti conati politici di contrasto, ma anzi gestisce i meccanismi oligopolistici della finanza e del mercato in modo da concentrare la ricchezza nelle mani delle minoranze dominanti e da diffondere precarietà e miseria nelle maggioranze in tutto il mondo. E così i gruppi di potere continuano a coltivare ogni possibilità di rendita parassitaria, da quelle urbano-immobiliari a quelle energetiche, da quelle della logistica e della distribuzione commerciale a quelle agroalimentari.

Non si può restare inerti. Bisogna imporre una vera svolta nelle politiche pubbliche, tanto allo scopo di rendere più efficace il contenimento delle emissioni climalteranti quanto con il fine di mitigarne adeguatamente gli effetti. Sotto il profilo territoriale, è indispensabile impegnarsi contemporaneamente per tutelare e riqualificare l’ambiente e per riequilibrare e ricomporre le diseguaglianze sociali.

L’obiettivo prioritario è quello di annullare il consumo di suolo incrementando al contempo il rinverdimento e la forestazione nelle aree urbanizzate: una politica integrata, che tuteli il suolo “vivo”, patrimonio di biodiversità, capace di assorbire CO2 al pari degli alberi e degli arbusti, a loro volta presidio contro i picchi di calore. Altrettanto urgente è riformare efficacemente il governo delle acque: garantendo estese superfici permeabili per le acque meteoriche, lasciando inedificate le necessarie fasce fluviali e prevedendo vasche di espansione per le onde di piena, ma anche moltiplicando cisterne e invasi per le riserve idriche destinate agli usi non potabili. E trasferendo in zone sicure gli insediamenti residenziali dagli ambiti di maggior rischio idrogeologico.

In termini generali occorre davvero disinquinare e riqualificare l’ambiente: un ventaglio ampio di provvedimenti, dalla proibizione di nuovi allevamenti intensivi alla riorganizzazione dei sistemi di mobilità in senso intermodale (nelle aree dense urbane solo trasporti collettivi, meglio su ferro, e dovunque mobilità dolce, ciclopedonale), dalla decarbonizzazione (dismissione delle energie fossili) alla costituzione di comunità energetiche fotovoltaiche, dalla individuazione pianificata delle zone idonee alle pale eoliche alla promozione del micro-idroelettrico e del geotermico.

Contestualmente è necessario perseguire seriamente le finalità di inclusione e ricomposizione sociale. Sarebbero necessarie serie misure fiscali sulle rendite immobiliari, ma la materia non rientra nelle competenze regionali. Vi appartiene però la legislazione e la pianificazione urbanistica. E dunque occorre attivare adeguate politiche di incremento delle dotazioni di infrastrutture e attrezzature pubbliche e destinare risorse all’edilizia residenziale sociale e, ancor più, a quella residenziale pubblica. Bisogna complessivamente migliorare l’efficacia delle attività pubbliche di pianificazione, assicurando preminenza alle tutele costituzionali della sicurezza, del paesaggio, della biodiversità e della natura e delle condizioni di eguaglianza dei cittadini anche in termini di accesso alle centralità ed ai servizi urbani.

E nelle attività dell’agricoltura si debbono salvaguardare le aziende piccole e medie, i saperi tradizionali, i cibi sani, i canali distributivi diretti fra produttori e comunità insediate.

A tutti questi obiettivi risponde la proposta di RIGENERA CAMPANIA.

A CASERTA MARTEDI’ 12 MARZO IMPORTANTE ASSEMBLEA DI MOBILITAZIONE CHE NEI FATTI LANCIA QIELLA DEL 21-24 MARZO

A NAPOLI GIOVEDI’

A NOLA VENERDI’ 15 MARZO

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