Continuo a ritenere il documento che qui pubblichiamo davvero poco credibile. E se così è ci attendiamo che i titolari di quei simboli istituzionali denuncino gli autori del falso eventuale.
Temo invece che sia vero.
Ora, è giusto che le colpe dei padri non ricadano sui figli e neanche quelle dei nonni sui nipoti e però…
Questo messaggio di condoglianze indirizzato dai solerti Commissari prefettizi che stanno gestendo il Comune per un ennesimo scioglimento del Consiglio comunale di Torre Annunziata, all’Illustrissimo Principe, lascia davvero senza parole. E non c’entra neanche la umana pietas di fronte alla morte.
Sarà che il figlio del defunto e nipote dell’Umberto a sua volta figlio del Vittorio III ha rilevato la società calcistica del Savoia, sarà quel che vuoi, ma tanta deferenza è del tutto fuori posto e lascia l’amaro in bocca provenendo da rappresentanti delle Istituzioni.
Una offesa alla Torre del lavoro, democratica e antifascista; alla Torre di una delle prime Camere del Lavoro della Campania e del voto per la Repubblica al Referendum istituzionale del 1946, unica città della Provincia di Napoli.
Anche questo se si vuole è un segno di questi tempi. E non è un bel segno.
Gianfranco Nappi
Gianfranco carissimo,ma di cosa ti meravigli , se Manfredi,con I problemi serissimi ,che ha la gente di Napoli,che senza reddito di cittadinanza,sta toccando punte di povertà assoluta,con conseguente invasione a tutto campo della camorra,si affretta adbinsignire di una targa onoraria,un cantante(su cui stendo un velo pietoso,neanche fosse un eroe nazionale
“O tempora O mores”