Sabato mattina 20 gennaio all’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli parte la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare regionale RIGENERA e che vedrà entro i 90 giorni successivi alla sua conclusione l’espressione di un voto del Consiglio Regionale: non una petizione tra le altre ma l’avvio di un percorso che avrà un impatto concreto sugli orientamenti e le scelte delle istituzioni.

Non sarà semplice raggiungere l’obiettivo delle 10.000 firme: ambizioso e complicato eppure indicativo del valore stesso della sfida che già oggi segna un punto importante.

Le oltre 100 tra Associazioni e personalità che si sono messe a lavorare insieme hanno al loro attivo un risultato già importante: avere costruito in modo largamente partecipato un percorso di elaborazione che ha messo a frutto sensibilità, storie, pratiche diverse eppure tutte capaci di valorizzarsi nella relazione con quelle degli altri.

Il risultato è una proposta di legge i cui contenuti segnano effettivamente una svolta nel quadro delle politiche necessarie e possibili per una Regione come la Campania intorno a tre capitoli fondamentali: il blocco reale del consumo di suolo, dando forza anche alla battaglia aperta per evitare che il consiglio Regionale deliberi in queste settimane una legge urbanistica che invece proprio su questo terreno rappresenta un arretramento pericoloso; un rilancio in grande delle fonti rinnovabili con una valorizzazione delle comunità dell’Appennino oggi largamente escluse dalla ricchezza che producono; un ribaltamento delle priorità nella politica agroalimentare passando dalla attuale centralità dell’agricoltura e allevamento intensivi all’agricoltura sostenibile, biologica, rigenerativa.

Tre scelte nette e precise per dare un’altra prospettiva alla Campania, alla qualità della vita dei suoi cittadini per una regione stretta tra dissesto idrogeologico, consumo dissennato di suolo, livelli di inquinamento dell’aria che nella metropoli.

Nella scelta per la giustizia ambientale c’è anche una grande scelta per la giustizia sociale: sono i settori sociali più esposti che pagano già oggi gli effetti della crisi climatica che si unisce al peso delle diseguaglianze sociali e si traduce in abbassamento delle prospettive stesse di vita che, per la prima volta dopo un secolo quasi potremmo dire, vedono il Sud in condizioni di inferiorità rispetto al Nord e in netto arretramento. Parliamo quindi della vita stessa: e cosa ci può essere di più importante?

E allora da tutti e da ciascuno può venire un contributo importante per questa sfida e a tutte e tutti chiediamo di fare un passo avanti per diventare protagonisti di RIGENERA.

Ci ritroviamo in tutti i prossimi appuntamenti. A cominciare da sabato 20 gennaio.

Tutte le notizie sulla proposta e sui suoi contenuti, su dove e come firmare e per dare la propria disponibilità all’impegno: sulle pagine social di RIGENERA e qui https://www.infinitimondi.eu/rigenera

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