La scomparsa di Mimmo De Masi ha lasciato tristezza e dolore. Mimmo era proprio una bella persona. Anche singolare per tanti aspetti. Molisano di nascita, Napoletano di adozione, cittadino del mondo.
Questo è stato Mimmo De Masi che con Napoli ha avuto un rapporto molto forte. Ha insegnato alla Federico II e all’Istituto Orientale. Era un professore che sapeva anche molto ascoltare oltreché insegnare. Voleva capire. E ha avuto un rapporto molto forte con i problemi del mondo del lavoro. Su questo ci siamo anche incontrati in tante occasioni. Mimmo De Masi ha fatto studi sull’Italsider di Bagnoli, sulle grandi fabbriche napoletane, ma si è interessato anche della Mensa dei bambini proletari, dei disoccupati organizzati. Tutto quello che si muoveva nella società aveva il suo interesse, la sua attenzione, la sua cura. Al tempo stesso lui è stato attentissimo alle nuove tecnologie, al lavoro che cambiava. Mimmo De Masi ha avuto il cuore che batteva sempre a sinistra e la testa sempre rivolta avanti.
Un’esperienza straordinaria l’ha fatta alla Fondazione Ravello che abbiamo costituito nel 2002. Lui ne è stato il Presidente e ricordo il bellissimo viaggio che abbiamo fatto in Brasile. Abbiamo incontrato Lula che con lui ha mantenuto un rapporto sempre, fino a pochi mesi prima della sua scomparsa. E in quella occasione incontrammo anche Oscar Niemeyer, il grande architetto, che dopo ci regalò il progetto dell’Auditorium di Ravello. Il fatto significativo è che in quel periodo tra Lula e Niemeyer c’era un rapporto di freddezza ed è proprio grazie a Mimmo De Masi, alla sua umanità per certi versi travolgente, che Lula e Niemeyer si stringono la mano e riprendono un rapporto.
Con Mimmo il Festival di Ravello diventa una grande esperienza internazionale. Solo io so quel che abbiamo passato per realizzare l’Auditorium…All’inizio del 2010, pochi mesi prima che finisse la mia esperienza di Presidente della Regione, e la sua di Presidente della Fondazione inauguriamo l’Auditorium e quella credo che sia stata una delle giornate più belle della vita di Mimmo. E così come pure si è discusso, è certo bello che ci sia il nome di Niemeyer fuori dall’Auditorio, sicuramente è bene che ci sia il nome di Mimmo De Masi nella piazza vicina all’Auditorium.
Antonio Bassolino