E’ difficile anche solo commentare le scelte di questo governo che davvero ormai ci sembra aver superato una soglia di guardia pericolosa. Ora, al centro dell’attacco sono ancora i minori, effettivamente tali o non più tali per qualche settimana, e le donne migranti incinte…Un altro Decreto. Un altro giro di vite come dicono loro. Vergogna indicibile.

Stamani i tg, sdraiati a scendiletto sulle posizioni del governo, in modo da far vergogna alla stessa categoria dei giornalisti, denunciavano il pericolo di questi migranti minori non accompagnati: si pensi, l’anno scorso addirittura 11.000 e, tra di loro, il pericolo di quelli che sono maggiorenni ma invece si dichiarano minorenni. Ora, su questi 11.000 quanti saranno questi pericolosi insidiatori della nostra civiltà libera? l’1%’ il 5%? Il 10%? Quindi stiamo parlando di 100, 500, 1000 ragazzi’ E per questi si fa un Decreto Legge addirittura per togliere ai reprobi mentitori ogni diritto di asilo e di accoglienza umana e, così, finendo per lasciarne buona parte anonimi e preda della criminalità nelle nostre strade dopo essere scappati, alla prima occasione, dai Centri di presunto rimpatrio…Vergogna! che altro vuoi dire?

E non dissimile la scelta di togliere alle madri incinte quei piccoli percorsi di accompagnamento di umanità e di accoglienza: inciviltà e disumanità che vince!

Ma se siamo ad una vergogna indicibile, serve davvero una reazione che si sollevi dal chiacchiericcio quotidiano, frantumato nei mille canali social; nei tanti salotti televisivi dove magari fare sfoggio di una buona battuta; nelle mille emergenze e priorità quotidiane che si susseguono sollecitate dalla pressione dei media più che dei fatti stessi. sulle quali fare una dichiarazione, organizzare una assemblea, scrivere un articolo….

Un chiacchiericcio oppositivo che omologato al flusso comunicativo omologante, si disperde rapidamente, senza deposito.

Ecco lo scatto che servirebbe: rompere lo schema, cambiare gioco, ridisegnare analisi, tattiche e strategie dell’opposizione.

I 5 Stelle? In campagna elettorale solitaria fino alle prossime europee.

Il PD? Gli toccherebbe, si fregia di essere il primo partito di opposizione. Eppure il suo messaggio non ingrana perchè non ingrana una sua visione alta e forte; non ingrana un suo messaggio unificante al paese; perchè ingorgato nelle sue dinamiche di posizionamenti e controposizionamenti interni, anche lì le Europee sono il banco di prova atteso per chi spera oggi e per chi spera che chi spera oggi poi si disperi dopo quel voto per poterlo soppiantare….

E nel frattempo il nostro tran tran prosegue; le banche si riprendono quello che neanche è stato loro tolto, così giusto per far capire chi comanda davvero; ai disoccupati di lungo corso viene tolto e non restituito il reddito di cittadinanza; Padre Patriciello è contento che a Caivano non si sono visti mai tanti poliziotti mentre il tempo pieno nelle scuole napoletane rimane un miraggio; i cambiamenti climatici continuano nei loro effetti e nel Mezzogiorno anziani e poveri muoiono molto di più che altrove; la benzina è tornata a 2 euro ma il governo tace perchè ci guadagna con il trascinamento delle accise e dell’extragettito suo dell’iva; la sanità che conta è solo quella privata dopo il covid e le lacrime di commozione per gli autisti delle ambulanze e che dio ce la mandi buona se non riprende l’emergenza…E la guerra, quella di migliaia di morti e distruzioni, va avanti perchè nessuno, nessuno, da nessuna latitudine e longitudine la vuol fermare per davvero, ognuno coltiva il suo calcolo, e meno male che c’è Francesco.

Reagire. Questo occorre. Reagire. Di nuovo insieme in tanti. Con un pensiero adeguato e nuovo. Con uno sguardo lungo. Ma soprattutto di nuovo insieme, in tanti.

Chi la costruisce questa reazione’ Chi la pensa? Chi ci mette ogni sua energia?

Il tema riguarda tutti: dal partito nazionale e a tutte le forze di sinistra alla grande e storica associazione, al mondo radicato e sempre precarissimo del volontariato territoriale, a tante testate piccole come la nostra a testate grandi come il Manifesto impegnato in uno sforzo che vale per tutti noi. Tutti.

Il 7 ottobre intanto con la grande manifestazione della CGIL sarà una giornata importante. e forse, nonostante la stessa CGIL, da quella giornata essa si ritroverà caricata di una responsabilità più grande.

Vediamoci a Roma amiche e amici miei, compagne e compagni.

Il modo più concreto e vicino per far sentire la propria voce. Per far pesare la nostra vergogna.

Gianfranco Nappi

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