Mario Tronti ci ha lasciati. In questi ultimi suoi anni abbiamo sviluppato una relazione non superficiale con Mario Tronti. Del resto la cosa è testimoniata in modo bello dagli amici e compagni de il Manifesto che sull’online, ricordandolo in queste ore e annunciando due pagine speciali del giornale per martedì 8 agosto, tirano fuori dall’Archivio, tra gli altri, due suoi contributi realizzati proprio con Infinitimondi.
Lo salutiamo con affetto. E di lui ci rimangono una passione non doma, nonostante le sconfitte; la ricerca non interrotta di un punto di vista e di una pratica capaci di contestare alla radice gli assetti attuali del mondo, della società, dell’economia , espressione di un bisogno che cresce di fronte a questo capitalismo che tanto ha vinto quanto ora si mostra incapace di gestire una crisi da esso largamente determinata e di immaginare nuovi ordini più giusti e aperti; e ricerca necessaria per colmare quel vuoto che si presenta sempre meno sopportabile dell’assenza di una sinistra politica popolare, critica, alternativa, radicata nella società italiana ed europea.
Siamo contenti di avere avuto aver concorso ad accrescere le occasioni di dialogo in questo tempo così esigente con una generazione più giovane, alla quale ti sei rivolto con acume e fermezza rivendicando lo spazio per una utopia concreta, per tornare a camminare eretti: e te ne siamo grati.
Torneremo a ricordarti come meriti.
Ciao Mario
