Il prossimo 26 gennaio sarà una giornata importante. Si riunisce il seduta solenne il Consiglio Comunale di Modena che affida la cittadinanza onoraria a Francesco Vecchione ( 1904-1992 ), nato a San Paolo Bel Sito in provincia di Napoli e Capo Gabinetto della Questura di Modena negli ultimi anni del fascismo e dopo il 25 luglio del 1943. Da quella postazione di delicata responsabilità istituzionale, Vecchione contribuì attivamente a salvare tante vite di Ebrei modenesi.

Di questa storia nulla si sapeva, almeno fino ai primi anni 2000 quando grazie all’Istituto Storico di Modena e alla intelligenza e tenacia di Angela Benassi, che ci ha prematuramente lasciati, essa emerse con primi studi e prime testimonianze raccolte.

A questa storia abbiamo dedicato come Infinitimondi un numero monografico realizzato proprio insieme all’Istituto Storico di Modena: un filo di rapporti e di esperienze comuni che tende a rafforzarsi.

Il volume fu presentato lo scorso 4 marzo a San Paolo Bel Sito con la partecipazione di una delegazione di Modena

E poi ancora nel giugno successivo sempre a San Paolo Bel Sito

E’ bello ora tornare a Modena per questa nuova occasione a ridosso della Giornata della memoria.

E ci torniamo dopo l’altra bella esperienza realizzata in dialogo tra le due città, e le due Regioni, e dedicata alla vicenda dei bambini napoletani accolti lì e nel Nord nell’immediato dopoguerra.

E ora, dunque, nuova tappa. Siamo davvero contenti di questo lavoro insieme a Daniela Lanzotti, Presidente dell’Istituto Storico, a Metella Montanari, sua Direttrice, a Giulia Dodi e a Carmine Piscitelli, alle Amministrazioni Comumali di Modena e San Paolo Bel Sito.

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