Francesco De Martino, venti anni dopo. Un suo articolo per la Pace su l’Unità e il ricordo di Antonio Bassolino.

Il 18 novembre del 2002 ci lasciò Francesco De Martino. Venti anni dopo lo ricorderemo con il nuovo numero di Infinitimondi, in uscita, che conterrà due suoi contributi di grande interesse messi a disposizione dallo straordinario archivio dei suoi materiali che la Famiglia e Guido ci hanno messo a disposizione: sulle sfide del socialismo il primo, alle soglie dell’89, e il secondo sulla Svolta di Salerno di Palmiro Togliatti del 1944.

Il ricordo di Antonio Bassolino:

“ Sono passati esattamente 20 anni dalla scomparsa di Francesco De Martino ma il suo ricordo è sempre vivo. È stato segretario del PSI ed autorevole studioso. A lui mi ha legato un rapporto particolare, di forte stima e di grande affetto.
Nel 1983 ero segretario regionale del PCI e molto acuto era allora lo scontro tra Berlinguer e Craxi. Ma a Napoli riuscimmo, con il consenso di Berlinguer e Craxi, a candidare e ad eleggere De Martino nel collegio unitario di Montecalvario. Fui poi felice dieci anni dopo di averlo, assieme a Vera Lombardi, accanto a me in piazza San Domenico Maggiore nel comizio conclusivo della campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Napoli.
Per tanto tempo sono andato periodicamente a casa sua e, mangiando spaghetti alla puttanesca e un pesciolino, parlavamo del mondo, della sinistra, dell’amata Napoli.
A Francesco ho voluto molto bene e in queste ore vedo passare nella mia mente tanti incontri, i sorrisi, le preoccupazioni, le speranze. “
Un bacio, Francesco
Antonio Bassolino

***

E, in questo tempo così tempestoso e di guerra, lo vogliamo ricordare oggi con il suo impegno per la pace negli anni ’80, quando l’umanità si ritrovò, anche allora, sull’orlo di un baratro intorno alla vicenda degli euromissili: ecco la sua adesione alla giornata di mobilitazione internazionale per la pace, pubblicata in prima pagina su l’Unità, e che vide il 23 ottobre 1983 milioni di donne e uomini in tutta Europa scendere in piazza e che vide in Germania intervenire alla manifestazione, di fronte ad un milione di persone, lo stesso Willy Brandt.