Devo dire che fa impressione questa scoperta dell’Africa da parte italiana in prima fila in questo ognuno per se’ e si salvi chi può dei paesi europei. Prima Algeria, poi paesi petroliferi mediorientali, ora Congo, Angola mentre si prepara Mozambico. Mi sembra cosa miserrima. Una rincorsa affannosa a trovare petrolio, gas per fronteggiare le conseguenze della guerra e del riorientamento dei rapporti con la Russia, dopo essersi consegnati miopemente sull’energia nelle braccia di Putin in questi ultimi due decenni, senza grandi differenze bisogna dire, tra i diversi governi, al netto delle amicizie particolari di Berlusconi e Salvini…

Ha ragione da vendere Massimo Serafini che in uno dei saggi del nuovo Infinitmondi in stampa in questo momento, tra le altre cose dice : “...Certo vale la pena ricordare al governo italiano che il rischio che questi disagi si materializzino poteva essere molto minore se si fosse ascoltato di più gli ambientalisti e un poco meno l’ENI. L’Italia avrebbe potuto dipendere un 70% in meno dal gas russo se solo avesse deciso di mantenere gli incentivi alle rinnovabili del triennio 2010/2013 che consentirono un grande sviluppo di queste fonti. Prima il governo Berlusconi, poi quello di Monti, proseguendo con quello di Letta per finire con Renzi, preferirono incatenare il paese al gas, con il decreto sblocca centrali…“.

Non lo si è fatto ieri, ma perchè non lo si fa oggi?

Ma torniamo all’Africa. Nel mentre da quel continente attraversano il Mediterraneo e arrivano, quelli che ce la fanno, tanti disperati e speranzosi in una vita diversa ma continuano ad essere considerati dalla ricca Europa una minaccia, ora, nel mentre continuiamo a sfruttarlo quel continente, in una gara nella quale tra Occidente, ,Russia e Cina davvero non so chi si giochi il primato, è proprio a quei paesi che ci rivolgiamo per fronteggiare le nostre di emergenze.

E neanche ora una visione per l’Africa che nasca dall’Europa, uno straccio di strategia positiva e rispettosa, l’idea di uno sviluppo comune, un modo diverso di guardare alle migrazioni.

Se possiamo permetterci di dare un suggerimento, tra i tanti possibili, ai nostri governanti, Democraticamente uniti e combattenti…, è quello di leggere un libro, questo libro di Alex Zanotelli (https://www.infinitimondi.eu/2022/04/07/freschi-di-stampa-grazie-ad-alez-zanotelli-per-questa-sua-lettera-alla-tribu-bianca-feltrinelli-2022/ ) e magari anche di convocarlo a Palazzo Chigi per discutere un po’ di Africa con lui e – perchè no – insieme a quel Mimmo Lucano che pure su questo terreno , checché se ne dica, una bella cultura se l’è fatta.

Gianfranco Nappi

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