Abbiamo presentato ieri l’Appello italiano per la Pace che verrà discusso a Napoli il prossimo 21 aprile ( https://www.infinitimondi.eu/2022/04/19/pace-e-guerra-giovedi-21-aprile-si-presenta-questa-importante-petizione-nazionale-allistituto-italiano-per-gli-studi-filosofici-a-napoli-per-aderire-e-sottoscriverla/ ).
Il prossimo 28 aprile invece promosso dal CRS Campania c’è un’importante discussione online sui profili costituzionali e di diritto internazionale che questa guerra sta chiamando in causa :
Si tratta di due appuntamenti importanti. Il tema che si pone però è invece il silenzio assordante che a livello nazionale si registra: ma come è possibile che da grandi associazioni organizzate – sindacali, culturali e ricreative, ambientaliste, per la legalità, per il buono, giusto e pulito non si riesca a promuovere una piattaforma comune sulla quale anche tante realtà territoriali di volontariato e politico-culturali possano convergere? Già in questo c’è tutto il segno di una difficoltà oggettiva, il peso di un clima che ogni giorno che passa si fa sempre più pesante. Ma allora il tema è proprio questo: si ha la consapevolezza che mentre ciascuno di noi sostanzialmente continua a fare quel che faceva prima della guerra, a seguire le sue più o meno importanti questioni e iniziative, tutto il contesto nel quale questo agire si muove diventa sempre più precario e arretrato? Dico questo se non bastasse già dire che serve un impegno supremo per la pace per fermare quelle sofferenze a cui civili inermi sono sottoposti e sulle quali la logica della guerra continuerà ad agire se continuerà ad essere alimentata.
In questo quadro, di grande rilievo l’iniziativa che promuove Podemos in Spagna con il coinvolgimento di tante realtà europee, non tutte quelle possibili ed auspicabili ma comunque un segnale importante su cui si dovrebbe, con serietà e tenacia, oltre ogni logica di gruppo ristretto, continuare a lavorare con spirito positivo e unitario per davvero.
Sarebbe importante se la convocazione straordinaria della Marcia Perugia Assisi per il 24 aprile fosse già un momento in questa direzione
IL TESTO IN ITALIANO DELL’APPELLO PROMOSSO DA PODEMOS
https://www.manifiestoporlapaz.info/
IL TESTO IN ITALIANO DELL’APPELLO
Ucraina: Pace ora!
Gli effetti dell’invasione russa dell’Ucraina sono stati devastanti: morte, distruzione e milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. Con l’intensificarsi della guerra, cresce il rischio di annientamento nucleare. Le conseguenze sociali ed economiche di questa guerra si fanno già sentire in Ucraina, Russia e nel mondo intero.
Per tutti questi motivi, i sottoscritti, gli enti e i privati esigono:
La pace
Chiediamo un cessate il fuoco immediato e sosteniamo i negoziati per una pace piena e duratura. Le Nazioni Unite e gli altri organismi internazionali competenti devono essere pronti a garantire qualsiasi accordo.
Il presidente Zelensky ha delineato le due condizioni più essenziali per la pace: le truppe russe invasori devono ritirarsi dall’Ucraina e l’Ucraina diventa un paese neutrale. Esortiamo i governi ei media a mettere da parte ogni linguaggio bellicoso ea promuovere e rafforzare il dialogo su questa base. L’escalation porterà solo a ulteriori spargimenti di sangue, sfollamenti e danni economici inflitti a persone innocenti.
Asilo
Dobbiamo mostrare ospitalità e umanità a tutti coloro che fuggono dalla guerra con una politica di asilo che non è condizionata dal Paese di origine. È responsabilità dei governi e delle autorità pubbliche proteggere e garantire i diritti umani.
Sollecitiamo la protezione di tutti i civili che fuggono o rimangono nelle loro case, l’evacuazione attraverso i corridoi umanitari e la garanzia di cibo e cure mediche.
Ricostruzione e protezione.
L’Ucraina avrà bisogno di sostegno per la ricostruzione. Chiediamo alle istituzioni internazionali di eliminare il debito dell’Ucraina e impegnare risorse per sostenere lo sviluppo nazionale e popolare del Paese.
Dobbiamo anche proteggere le persone dei paesi non combattenti che affrontano le conseguenze economiche di questa guerra, che accelererà. Chiediamo ai governi di proteggere lo stato sociale, garantire i diritti sociali a tutti i cittadini e ridurre le disuguaglianze. È tempo che le grandi fortune e le grandi aziende contribuiscano in modo equo alla società affinché i redditi e gli organismi della stragrande maggioranza non sostengano, ancora una volta, il costo di questa crisi.
Ecco i primi firmatari del Manifesto mondiale per la pace:
• Rafael Poch de Feliu, giornalista e specialista in politica internazionale
• Ione Belarra, Segretario Generale di Podemos
• Jeremy Corbyn, leader politico del Regno Unito
• Pablo Iglesias, Presidente dell’Istituto Repubblica e Democrazia
• Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e leader italiano
• Ertuğrul Kürkçü, Presidente Onorario dell’HDP
• Vicenç Navarro, medico, sociologo e politologo, esperto di economia politica
• Noam Chomsky, linguista, filosofo, politologo e attivista statunitense
• Nicola Fratoianni, Segretario Nazionale di Sinistra Italiana
• Catarina Martins, Coordinatrice Nazionale del Bloco de Esquerda
• Luis Fazenda, Segretario Internazionale del Bloco de Esquerda
• Declan Kearney, segretario generale dello Sinn Fein
• John Brady, portavoce per gli affari esteri dello Sinn Fein
• Boaventura de Sousa Santos, intellettuale e dottore in sociologia del diritto presso l’Università di Yale
• Federico Mayor Saragozza, Presidente della Fondazione Cultura della Pace ed ex Direttore Generale dell’UNESCO
• Rafael Correa, ex presidente dell’Ecuador
• María Villellas, ricercatrice presso l’ECP
• John McDonnell, deputato laburista del Regno Unito
• Zarah Sultana, parlamentare laburista del Regno Unito