2022-04-05
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In verità c’è un mio errore : il 2 aprile corrispondeva al 38° giorno di guerra …io nonostante avessi fatto una verifica ( prima dell’ultima lettura per poi inviare) ho scritto 39° giorno e oggi mi chiedo: già “sentivo” l’infuriare più infernale della notte e del giorno dopo, domenica 3 aprile???????
“Russofobia? No grazie”. Mi è molto piaciuto e mi sono venute in mente alcune riflessioni che provo a condividere di seguito:
Chiamando in causa il più volte citato Dostoevskij, mi viene da sperare che “la bellezza salverà il mondo”, perché proprio in questi tempi bui e incerti è necessario sperare in un riscatto del mondo e in un miglioramento generale e condiviso della condizione umana.
Mi domando però: quale tipo di bellezza salverà il mondo? Certamente quella estetica classica, quel “bello”, che abbiamo la fortuna di ammirare intorno a noi – seppur minimizzata o addirittura ignorata in certi contesti. Ma credo anche in altre forme di bellezza, a cominciare da quella intellettuale, cioè derivante dall’approfondimento e dallo studio, dalla cultura e dalla sete di conoscenza. E ancora, una bellezza etica, morale, che dovrebbe guidarci nella vita, dalle grandi decisioni alle piccole scelte quotidiane.
E allora, anche – o forse soprattutto – in questi tempi oscuri, è bene continuare a studiare, approfondire, farci domande per cercare di capire il mondo e i suoi fenomeni. Ma è bene anche circondarci di cultura, letteratura, teatro, musica, cinema, perché ci aiutino a decodificare il presente e a svelare il passato, senza avere necessariamente la pretesa di anticipare il futuro.
Se la bellezza (intesa nei termini sopra descritti) salverà il mondo, mi domando però se il mondo sarà capace di salvare e preservare la bellezza. E purtroppo a questa domanda, non ho risposta.
Angelo Laudiero