di Pasquale Iorio
Gli effetti della crisi economica e sociale prodotta dall’emergenza sanitaria si fanno sentire in maniera sempre più pesante sia sulla vita culturale che su quella socioeconomica. Infatti, come ha denunciato la Consulta Nazionale Antiusura negli ultimi mesi si rileva un aumento del 100% delle richieste di aiuto agli usurai da parte delle famiglie e delle imprese, che in questo modo finiscono per diventare prigioniere di un meccanismo perverso, senza via d’uscita. Rispetto al passato ora la piaga sociale diventa sempre più una vera e proprio forma di ”usura mafiosa” e criminale, che devasta e condiziona interi strati sociali. Per capire cosa sta succedendo in Campania e nella nostra Provincia, possiamo riprendere i dati emersi nel convegno che organizzammo come Finetica Onlus il 31-01-2020 nella Sala dell’ente camerale con gli studenti del Liceo Manzoni. In quella occasione il Presidente della Camera di Commercio ed il Prefetto di Caserta sottolinearono che “la prevenzione e lotta all’usura deve essere in primo luogo un impegno di carattere culturale per far conoscere il fenomeno, che anche in Terra di Lavoro sta diventando sempre più una vera e propria “piaga sociale”, insieme ad altre forme di violenza e di dipendenza come l’estorsione, l’azzardo e il traffico di droga”. In quella occasione destò scalpore il dato fornito dal Prefetto Ruberto secondo cui nel 2019 a livello provinciale sono stati registrati 152 casi di estorsione (da parte di imprese e commercianti) a fronte di solo 2 casi di denunce per usura. E’ un dato che permane tuttora per cui l’usura continua ad essere un “fenomeno silente, che appare impressionante e sconcertante, che ci dimostra quanto ancora c’è da fare su questo fronte, a partire dalle scuole e dalle famiglie, come di recente ha denunciato in RAI lo stesso Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio.
Come ben sottolineò in quell’evento Nello Tuorto (Direttore di Finetica Onlus): “Per chi finisce nelle grinfie dell’usurio la vita può diventare un inferno, fatto di ricatti e di minacce, con richieste di interessi che possono arrivare a cifre spaventose, con danni economici che possono portare alla rovina le persone vittime dell’usura e le loro famiglie (spesso anche le loro attività”). Per questo va rivolto un invito, in primo luogo agli studenti e alle loro famiglie, ma oggi anche alle imprese, a diffidare di chi si presenta per prestare aiuto, soldi a chi può trovarsi in situazioni difficili e precarie, senza risorse per affrontare problemi a volte drammatici (di salute, di cura, di studio ed anche di sopravvivenza). Come è stato sottolineato in alcune inchieste giornalistiche, oggi si accentua il carattere mafioso dell’usura, che viene effettuata da veri e propri gruppi criminali, collegati ai clan della camorra, che con violenza si incaricano di fare regolare i conti al debitore. Da qui l’invito pressante per far conoscere a tutti l’opportunità di poter prevenire il fenomeno dell’usura e dell’estorsione, in primo luogo con l’arma della denuncia di uno dei crimini più subdoli e cruenti della nostra economia e vita sociale. Infatti, è possibile rivolgersi ad alcune realtà come quelle di Banca Etica, della stessa Finetica Onlus e dei Confidi di imprese, da cui si possono ricevere informazioni ed assistenza tecnica per ottenere un finanziamento a tassi agevolati. Per far fronte a questa drammatica situazione non bastano i proclami o gli accordi di tipo istituzionali (che pure sono stati realizzati ai massimi livelli), che poi rimangono sulla carta. Un primo passo a Caserta è stato fatto con l’avvio di un Osservatorio sulla legalità presso la Camera di Commercio. Ma non è sufficiente nemmeno sul piano della documentazione e della comunicazione.
Per questo come Finetica abbiamo avanzato la proposta di fare un passo in avanti più concreto per attivare uno Sportello Antiusura operativo presso l’Ente Camerale per accogliere le persone e le imprese in difficoltà, per aiutarle a trovare fonti di finanziamento e di microcredito; ma anche per sostenerle ed assisterle nell’azione di denuncia dei “cravattari” (anche in sede giudiziaria). In tal senso può essere attivato anche un servizio on line. In merito c’è stato un primo incontro con la Presidenza a cui dovrebbe far seguito la convocazione di un tavolo operativo con le associazioni da coinvolgere, in primo luogo Finetica Onlus, SOS Impresa, il FAI Antiracket ed il Comitato don Diana (che può essere aperto anche alle altre associazioni del FTS casertano). A tal fine diventa decisivo il ruolo degli organini di informazione e di documentazione, a partire da quelli istituzionali.
Pasquale Iorio
Referente Finetica Caserta