di Gianfranco Nappi
Trovo impressionante questo slittamento precipitoso, ai più incomprensibile.
E’ evidente che si sta vivendo uno scontro furibondo sulla pelle del Paese.
Mi è difficile salvare qualcuno all’interno di questo scontro.
Di Renzi non abbiamo bisogno di dire. Non ha attenuanti nè giustificazioni. Si conferma come un amante del poker seduto non al tavolo di gioco ma a quello del Paese. Mi sorprende la sorpresa dei suoi ex compagni di partito che, in tanti, votarono ed elessero….
Di Conte invece la sorpresa c’è. Smania dalla voglia di andare al braccio di ferro, allo scontro, à la guerre comme à la guerre . Cosa è questo passaggio in Parlamento senza l’apertura formale di una crisi se non questo, unito alla ricerca dei costruttori?
Del PD, è meglio non dire. Perchè è questo partito che non riesce a dire niente, tutto tattica e niente distintivo…
Dei 5S dicono tutto le loro giravolte e l’incapacità ancora oggi di elaborare una cultura politica all’altezza della situazione.
Stiamo assistendo abbastanza inconsapevolmente, come storditi, di fronte invece ad un paese reale alle prese con Covid e crisi.
Dice: ma non può accadere, non è possibile, figurati…!
E invece sta accadendo.
E’ la nostra Capitol Hill autoprodotta dal ceto politico.
E’ l’accelerazione di una crisi di sistema che solo in termini di discorso nuovo sul sistema può essere affrontata.
E’ benzina nei serbatoi di tutti i populismi.
E ormai, sono quasi pieni.
…e intanto la distanza tra i cittadini e i politici con le istituzioni / enti che rappresentano diventa sempre più grande: solco profondo che moltiplica disuguaglianze, ignoranza civile e “focolai” non solo sanitari ma di rabbia pericolosa.