Amici Museo Campano
Il museo vivente. Per i 150 anni della sua fondazione
Lettera aperta al Presidente Museo Campano
In questa fase va dato atto alla Presidenza e Direzione del Museo Campano di aver promosso ed organizzato alcuni eventi interessanti, in collaborazione con alcune associazioni, a partire da Damusa. In alcuni casi hanno riscosso un buon successo di partecipazione, come la cena di epoca romana ed il concerto di musica mozartiana con fiabe per bambini. Siamo sulla via giusta per un rilancio e valorizzazione del nostro prestigioso monumento. Ma non basta. Bisogna riprendere le iniziative su tematiche culturali ed artistiche, che in primo luogo devono consentire di superare una criticità che permane: quella della scarsa affluenza di turisti e di visitatori, in quanto il museo stesso ancora non rientra negli itinerari collegati ai grandi attrattori turistici. Nello stesso tempo occorre un programma di attività che riproponga la sua funzione di istituzione e di luogo fondamentale per diffondere la cultura e l’apprendimento permanente delle nostre comunità. Nel monumento si trova la storia millenaria di Capua (“altera Roma”), che abbiamo il dovere primario di fare conoscere a livello nazionale (e non solo). A tal fine ribadiamo la proposta già avanzata al Presidente del CdA di attivare un patto pubblico-privato – sul modello avviato al Museo Egizio di Torino – per definire progetti di gestione partecipata e condivisa, con la rete delle associazioni del territorio, ma anche con le scuole e l’università. In questa fase di ripresa dall’emergenza sanitaria chiediamo al Presidente del CdA di convocare un primo incontro per definire contenuti e modalità del patto di collaborazione.
In primo luogo va colta l’occasione legata al 150° del monumento, in quanto nel mese di maggio 1870 vi fu l’atto di fondazione del Museo Campano di Capua. Dopo gli interventi di ristrutturazione ed ammodernamento realizzati 10 anni fa possiamo dire di trovarci di fronte ad un vero scrigno di opere d’arte e di storia, al “monumento più insigne della civiltà italica” (come lo definì l’archeologo A. Maiuri). Un vero presidio per la nostra identità storica e culturale. Nello stesso tempo chiediamo di istituire in modo formale un Comitato Scientifico di alto profilo per programmare ed organizzare gli eventi legati all’anniversario. In merito si può provare a definire gemellaggio con il Metropolitan Museum di New York, che è coevo con quello capuano. Al riguardo vi è già una dichiarazione di disponibilità degli organi del Museo, con cui possono interagire anche il Comune di Capua e la Provincia di Caserta (titolare del Museo stesso). In secondo luogo si può riprendere l’idea lanciata dal compianto Andrea Vinciguerra di organizzare una grande mostra internazionale, imperniata sulle stupende terrecotte architettoniche (Tanagrine), sulle sue ceramiche e vasi di antica ed eccellente fattura, ma soprattutto sulle Matres Matutae, collezione unica al mondo nel suo genere. Si possono coinvolgere i diversi artisti (pittori e scultori) che hanno dedicato opere a questo tema. Nello stesso tempo si può portare a compimento il progetto “Adotta una madre”, con l’esposizione delle opere di Mail Art, che Capuanova ha ricevuto da artisti di tutto il mondo e che devono trovare la loro destinazione naturale nelle sale del Museo Campano, anche nell’ottica di una contaminazione tra arte antica e moderna. Per poter sostenere e realizzare queste iniziative come rete di associazioni abbiamo deciso di integrare e unire le risorse e le competenze tramite la costruzione di un nuovo ETS (in coerenza con la nuova normativa), con un comitato promotore “Amici del Museo Campano” ed un Forum Permanente sui beni comuni e culturali della città per una loro gestione partecipata e condivisa, sul modelle delle buone pratiche già sperimentate con successo dal TCI Aperti per voi con le Chiese Longobarde. A tal fine opereremo in sinergia ed in collaborazione con gli organi di governo del Museo stesso, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni istituzionali.
Per parte nostra in omaggio a tale ricorrenza stiamo preparando una nuova pubblicazione dal titolo “Il museo vivente. Proposte e progetti per la valorizzazione”, con scritti e testimonianze di esperti, ma anche di tante persone appassionate dell’arte e della cultura, che a settembre verrà edito da Rubettino. Nello stesso tempo, per poter varare un adeguato progetto di valorizzazione e sostenibilità, oggi appare indispensabile realizzare un sito “attrattivo” con cui far conoscere al mondo dei social le bellezze contenute nel Museo Campano, grazie anche all’uso delle tecnologie multimediali rivolte ai visitatori, agli studiosi e alle scuole, anche con eventi ed informazioni capaci di attrarre i flussi turistici in un’ottica di itinerari e percorsi del nostro patrimonio storico ed artistico (facendo rete e mettendosi in connessione con gli altri comuni e con i progetti sull’AppiaFelix ed itinerari Siti Reali, a partire da Carditello).
Idee e proposte di valorizzazione A tal fine come rete di associazioni abbiamo proposto al Presidente CdA di organizzare nell’autunno 2020 alcuni eventi di grande rilievo: in primo luogo una mostra internazionale d’arte sul tema, in collaborazione con le istituzioni locali e campane: Terra di madri. Le Matres nell’arte moderna. Al riguardo bisogna allargare la governance, che non può continuare a rimanere solo nelle mani dell’Amministrazione Provinciale, ma deve poter contare anche su risorse e contributi da parte di altre istituzioni regionali e nazionali. Si potrebbe riprendere l’ipotesi di un protocollo predisposto dal Mibact per varare un apposito ed adeguato accordo e progetto di valorizzazione, grazie ad un apposito protocollo tra le istituzioni coinvolte, che purtroppo è rimasto solo sulla carta e che oggi si potrebbe riprendere. Per questo occorre aprire un dialogo e confronto con le principali strutture museali a livello nazionale ed europeo, per attivare scambi e buone pratiche, a partire dai collegamenti con gli itinerari turistici dei grandi attrattori (in primo luogo della Reggia vanvitelliana). In tal senso una attenzione particolare va data al sistema delle scuole e dell’università, ben presenti sul territorio (a partire dal DILBEC dell’Unicampania). In tale direzione vanno i primi provvedimenti decisi dagli organi del Museo di attivare una pagina FB – a cui seguirà un nuovo sito ben più ricco e documentato per poter consentire una narrazione con una visione e conoscenza delle opere contenute nel nostro monumento (un vero scrigno di tesori d’arte e di storia di Terra di Lavoro). Prima che scadono i termini, potrebbe essere ripresa anche una idea-progetto di Art Bonus, su cui iniziò a lavorare il precedente direttore del Museo (finora rimasta inevasa). Nello stesso tempo si può intensificare la collaborazione con la rete di associazioni e del volontariato, anche grazie a progetti ed apporti che possono essere dati sul modello TCI Aperti per voi, recuperando la grave anomalia per cui il più importante museo del territorio è rimasto escluso dalla Rete del Sistema Museale di Terra di Lavoro, costituita con delibera della Giunta Regionale ed operativa dal 2016. Inoltre, per creare connessioni con il grande attrattore Reggia Vanvitelliana, circa un anno fa ed in attesa di risposta, è stata inviata una lettera in riferimento ad una prossima visita preannunciata a Caserta di una delegazione ufficiale della Provincia di Shaanxi e del Mausoleo di Xian per definire tempi e modalità di uno scambio artistico, con esposizione di esemplari dei famosi “Cavalieri dell’esercito di terracotta”. Per tale iniziativa si può organizzare un incontro per creare un collegamento storico ed artistico di alto valore con le Matres Matutae, una collezione unica al mondo, che rappresentano una delle espressioni più antica della nostra civiltà, risalenti ad epoca preromana tra il sesto e quarto secolo AC. Entrambe le esposizioni sono ricavate dalla creta e dalla terracotta. A tal fine abbiamo intenzione di organizzare un evento internazionale nella prestigiosa Sala Liani del nostro monumento, dal titolo: “Sulle orme di Atena. Le radici del futuro”, anche con uno scambio ed un gemellaggio tra i nostri due musei e quello di Xian.
Infine, abbiamo intenzione di organizzare a dicembre un convegno internazionale per ricordare un evento storico di grande portate come le Assise Federiciane, qui costituite con l’apporto di grandi figure come Pier delle Vigne e Taddeo di Sessa (Scuola retorica capuana). Infatti, nella sala Federiciana del nostro museo sono esposte alcune delle testimonianze più significative dell’epoca del grande imperatore, definito “stupor mundi”. A settembre organizzeremo a Capua un incontro di carattere seminariale e propositivo – da tenere proprio nel museo appena sarà superata la fase di emergenza sanitaria e si potrà rientrare nella normalità della vita e delle attività.
Nota a cura di Pasquale Iorio. Luglio 2020.