Ma davvero si può immaginare che di fronte ad un evento che, come tutti dicono, non ha precedenti nella storia recente dell’Europa e del Mondo, la discussione prevalente in Europa possa continuare ad essere quella segnata dalle coordinate del passato? Tutto salterà se si continuerà su questa strada. La Lagarde ieri è stata improvvida? Senz’altro. Ma forse c’è di più: c’è di nuovo il tentativo di imporre una linea di cosiddetto rigore da parte della Germania. Pur di fronte a quello che sta accadendo. Non ci si rende conto che senza nuove risposte, tutto può esplodere in modo incontrollato : o per gli effetti sanitari dell’epidemia, che senza uno sforzo coordinato e solidale a livello europeo possono aggravarsi ulteriormente, o per gli effetti sociali che lascerà dietro di se’, e che già ora sono pesantissimi. In un caso come nell’altro, il virus impone una messa in primo piano dell’umano naturale ( cioè dell’uomo, con la sua vita, e inteso nel suo essere non dominatore ma parte di quella natura che preservata reca con se’ anche la preservazione della vita umana), su tutto il resto. E reclama un ruolo della dimensione comune, del Pubblico rimessi nuovamente al posto in cui devono stare : prima di mercato e profitto. Giuste le richieste della CGIL rilanciate oggi con il suo Segretario Maurizio Landini su Repubblica http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2020/03/Nota-CGIL-PIL-e-previsioni-2020.pdf?fbclid=IwAR2W6BBi5uy9Vbv2X__nY10BztkOUrRQww525EAWL9pN4SPKxWQvfL8bp5w . Intanto è dunque questione di sospendere , per l’emergenza in corso , per i provvedimenti che essa impone sul piano sanitario e su quello sociale ed anche per quelli legati al rilancio dei Sistemi Sanitari Pubblici nei Paesi europei, i vincoli del Patto di Stabilità : non è questione di consentire benevolmente a questo o quel paese questo o quel livello di sforamento. No. Ci vuole una regola generale europea. In secondo luogo serve, subito, una iniezione forte di risorse, per investimenti socialmente ed ecologicamente sostenibili, che si traducano in un sostegno diretto a produzione e lavoro: un grande Piano Europeo di Investimenti Diretti sostenuto da centinaia di miliardi di euro di disponibilità per i prossimi anni, nei fondamentali campi del sapere, dell’innovazione, della conversione ecologica, dell’armatura sociale. E’ questo il nuovo Quantitative Easing che occorre avviare visto che il vecchio ha salvato tutt’al più il sistema finanziario e certo non è servito a rilanciare uno sviluppo nuovo. Queste sono le due scelte fondamentali e urgenti per cominciare un discorso nuovo. E un’Europa che si muovesse lungo questa strada saprebbe anche levare uno sguardo non egoista e chiuso , su tutti quelli che cercano nei suoi territori un futuro migliore. Su tutte queste cose non è la Lagarde che decide : sono gli Stati e la Commissione. E una prima scadenza viene subito: tra pochi giorni dovrebbe essere definitivamente varato il MES, il meccanismo salvastati. Ma stiamo scherzanzo? Allora, davvero non si capisce quello che sta succedendo? Non si può non essere d’accordo con quanto sottolineano in una lettera al Ministro Roberto Gualtieri 37 economisti italiani che chiedono appunto di bloccare quella versione di accordo. Dal link suggerito da Sirio Conte https://www.startmag.it/economia/37-economisti-di-sinistra-a-conte-e-gualtieri-non-firmate-il-mes-lappello/?fbclid=IwAR02w-AHsDN16BQkUq0fqtXY8ejgt78Tw875LYemoUgylkOtijAIUz3Arww.
Cronache di questi giorni. Vedete cosa continuano a combinare a Portici, nella Villa Confiscata alla camorra Leandro Limoccia e i suoi del Coordinamento Campano Conro le Camorre : quando ci vuole, ci vuole! https://www.facebook.com/CollegamentoCampanoControLeCamorregFranciosi/